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Stadio – Il Bologna trionfa a San Siro: contro i nerazzurri sfatato un tabù della Coppa Italia

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Altro giro, altra meraviglia dei rossoblù. La vittoria di ieri sera in Coppa Italia in casa della capolista del campionato profuma ancor di più di successo, sia per il livello dell’avversario che per l’11 titolare schierato. Contro l’Inter infatti, oltre a Ravaglia già partito dall’inizio nell’ultima sfida contro la Roma, erano presenti dal primo minuto Urbanski, Corazza e Van Hooijdonk, mentre dalla panchina sono subentrati nel secondo tempo De Silvestri e il recuperato El Azzouzi. Tutto nomi che dimostrano come uno dei valori aggiunti di questa squadra sia proprio quello di avere un organico formato da ragazzi che si fanno trovare pronti nel momento del bisogno, e anche chi gioca meno, quando ha l’opportunità di scendere in campo, dà comunque il 100%. Non è quindi un caso la quarta posizione in classifica, esattamente come non è un caso il trionfo di ieri contro una delle finaliste della scorsa Champions League, una squadra che da quando c’è Inzaghi alla guida è stata eliminata dalle coppe solamente da cinque club: Real Madrid (2 volte), Bayern Monaco, Liverpool, Manchester City e … Bologna. Adesso ai quarti i felsinei si scontreranno contro la Fiorentina il 9 gennaio, l’occasione perfetta per vendicarsi di quel 2 a 1 subito in campionato e per continuare a credere nella magia di questa stagione.

Lo storico della competizione: ieri sera si è sfatato un mito

Finalmente quarti, non solo in Serie A ma anche in Coppa Italia. Si perché questa tappa mancava nel capoluogo emiliano da addirittura 10 anni, ovvero dalla stagione 2012-13 quando un giovane Bologna vinse contro il Napoli per 2 a 1 nel finale, grazie ai gol di Pasquato e Kone (azzurri allora come oggi con Mazzarri in panchina). Quella occasione fu l’unica negli ultimi venticinque anni, e il percorso dei rossoblù venne poi stroncato proprio dall’Inter, che ebbe la meglio grazie al gol vittoria di Ranocchia ai supplementari. La partita finì 3 a 2 per i neroblù e il Bologna tornò a casa con l’amaro in bocca, anche perché il pareggio trovato sul finire del secondo tempo con le reti di Gabbiadini e Diamanti aveva fatto sognare i tifosi, oltre che i giocatori. Non solo, anche nel passato più recente la formazione milanese si è rivelata una bestia nera per gli emiliani in Coppa Italia: nell’edizione del 2017, sempre agli ottavi l’Inter aveva battuto i felsinei dopo i tempi supplementari, e a siglare la vittoria era stato Candreva a seguito dei gol bolognesi di Dzemaili e Donsah e quelli interisti di Murillo e Palacio. Adesso i ragazzi di Motta, dopo aver sfatato il tabù grazie alla vendetta contro i nerazzurri, hanno l’occasione di poter raggiungere un altro risultato storico. Vincendo contro la Fiorentina a gennaio riporterebbero in città un passaggio in semifinale che non si vede dal lontano 1998-99, anno nel quale Signori e compagni sfidarono proprio i viola, perdendo però il doppio incontro con un risultato complessivo di 4 a 2 (reti decisive nei supplementari del ritorno di Repka e Rui Costa). I tifosi scalpitano per questa sfida, ma ora è fondamentale rimanere coi piedi per terra e concentrarsi sui prossimi tre match di campionato che chiudono il girone di andata. Sabato c’è lo scontro diretto contro l’Atalanta, poi Udinese e Genoa, e come dice Motta, per continuare su questa strada bisogna pensare ad un match alla volta, partita dopo partita. L’obbiettivo Coppa Italia, non più utopia ormai, per il momento può aspettare.

 

Fonte: Davide Centonze, Il Corriere dello Sport – Stadio

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