STADIO – L’ex De Silvestri sogna la maglia da titolare contro il Torino

Mancano 11 giorni alla sfida del dall’Ara tra Bologna e Torino. Reduci da una sconfitta contro la Fiorentina, i rossoblù avranno quindi un’occasione per redimersi e riconfermarsi come una delle sorprese (in positivo) di questo campionato. Una partita importante, quindi, ma per qualcuno un po’ di più. Lorenzo De Silvestri ha infatti segnato la data sul proprio calendario, lui che in quel Torino ci ha giocato per ben quattro stagioni. Il tempismo è dei migliori: la sosta delle nazionali darà a Lollo l’occasione di prepararsi al meglio per la partita e di dimostrare a Thiago Motta di meritarsi la maglia da titolare. Sappiamo tutti come la meritocrazia sia uno dei pilastri della filosofia del mister, e questo fa sì che De Silvestri, al quale è sempre stata riconosciuta la costanza e la professionalità, abbia tutte le possibilità di poter lottare per un ruolo da protagonista nella sfida del 27 novembre.

Leader dello spogliatoio

Arrivato a settembre del 2020, Lorenzo è ormai uno dei veterani del Bologna. Da pupillo di Mihajlović a senatore di Thiago Motta, De Silvestri adesso è quel tipo di giocatore che fa gruppo, che crea un ambiente sereno nello spogliatoio, che accoglie i nuovi arrivati ed in generale è molto impegnato nell’extra campo. Allo stesso tempo però, è anche quel tipo di giocatore che risponde sempre presente nel momento del bisogno. Insomma, Il sogno di qualsiasi allenatore. I suoi 35 anni non rappresentano quindi un problema, tantomeno per il tecnico italo-brasiliano, pronto a schierarlo nel caso in cui fosse più in forma degli altri. Chissà che non sia proprio questa sua affidabilità a conquistargli un tanto cercato rinnovo di contratto con la maglia rossoblù, indossata ad oggi in ben 83 occasioni. Intanto il 27 rivedrà qualche ex compagno e per uno come Lorenzo, sempre molto legato ai rapporti, sarà sicuramente un momento speciale. Dopo il fischio d’inizio però per 90 minuti non ci sono più amici, e il terzino del Bologna è pronto a dare tutto, che sia in campo o in panchina. 

Fonte: Giorgio Burreddu, Corriere dello Sport – Stadio

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