Bologna FC
STADIO: La doppia missione del Bologna – 21 apr
Alla faccia di un campionato che non ha più niente da offrire! Si potrebbe commentare così il tenore degli articoli che “Il Corriere dello Sport – STADIO” dedica quest’oggi al Bologna, atteso da un finale di campionato che, nonostante l’anonima posizione di classifica che ormai non dovrebbe cambiare più di tanto, presenterà a Donadoni e i suoi uomini una duplice missione: chiudere nel migliore dei modi, per i tifosi, e lavorare attivamente per una stagione, quella che verrà, che dovrà necessariamente segnare un miglioramento.
Inizia il giro del mondo
Quali strategie per il Bologna del futuro? Furio Zara ci racconta che è già da tempo partito “il giro del mondo” per il DS Bigon e la sua squadra, impegnata a cercare rinforzi che corrispondano precisamente ai profili indicati dalla società: giocatori giovani, dalla buona esperienza internazionale e non costosi. Per questo sono stati scandagliati, sugli esempi di Pulgar, Krejci e Nagy, anche mercati “minori” quali Belgio, Cile, Turchia. Qualche nome si starebbe palesando, come ad esempio quello del danese Viktor Fisher, ex talento strepitoso dell’Ajax adesso ingrigitosi al Middlesbrough e in cerca di riscatto, oppure del centrocampista ungherese Kleinheisler, in prestito al Ferencvaros ma di proprietà del Werder Brema. In casa rossoblu sono consapevoli che il budget non sarà enorme e che per questo si dovrà puntare su giocatori low-cost (per esempio l’argentino Torres del Boca, che piaceva, è stato scartato perché costa 9 milioni) ma allo stesso tempo la partenza di Dzemaili sarà un colpo duro da incassare: lo svizzero andrà sostituito con un giocatore altrettanto forte, esperto e carismatico. E bisognerà capire quale sarà il futuro di Destro: andrà comprato un attaccante in grado di affiancarlo o di sostituirlo? Da qui a fine campionato, come detto, il Bologna ha una doppia missione: capire anche chi è da Bologna, capire se Destro lo è e lo sarà.
Intanto si ferma Verdi
Oltre al futuro c’è anche un presente a cui pensare, da cui avere delle risposte. Furio Zara ci parla allora, nel secondo articolo che tratta del mondo rossoblu oggi, della squadra che prepara la partita contro la rivelazione del campionato, l’Atalanta di Gasperini. Mancherà Simone Verdi, che ieri ha evidenziato uno stiramento al tendine, lo stesso acciacco che lo aveva costretto a uscire contro la Roma. L’infortunio dell’ala azzurra è solo l’ultima tegola su una squadra che ha già perso Nagy fino a fine stagione, che ha Mirante acciaccato e che da tempo non può contare né su Rizzo e Helander né su un Donsah che, come sottolinea Zara, non ha mai trovato la condizione fisica migliore per tutta la stagione. Donadoni dovrà quindi fare di necessità virtù: la sua intenzione era di fare qualche test, diciamo che adesso questi saranno obbligati, vista anche la squalifica di Pulgar. L’ipotesi 4-4-2, con Krejci e Di Francesco sulle ali e Petkovic e Destro in coppia, pare che resterà soltanto un’ipotesi: le due ali giocheranno nel tridente d’attacco, e solo uno tra Petkovic e Destro partirà titolare, un ballottaggio interessante. A centrocampo Taider e Dzemaili saranno così affiancati da Viviani, che giostrerà da regista al posto di Pulgar e potrebbe giocarsi molto del suo futuro in questi 90 minuti. Difesa sulla carta titolare ma con due dubbi legati a Mirante (giocherà molto probabilmente Da Costa) e a Maietta, che potrebbe essere sostituito da un altro giocatore che deve decidere cosa farà da grande, Oikonomou.
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