STADIO: La metamorfosi di Destro: deve diventare leader – 17 set

Appassionato articolo di Giorgio Burreddu sulle pagine di “STADIO” in edicola quest’oggi: il giornalista racconta di come siano scivolati via questi primi minuti di Mattia Destro con la maglia del Bologna (186 in totale) e di come non sia stato pervenuto niente sotto la voce relativa ai gol. Poco male, si parla di poco più di due partite in totale, ma basta per allarmare una piazza che da sempre è abituata ad aggrapparsi ad un totem, un simbolo, per dormire sonni più o meno tranquilli: in passato Pecci, poi Baggio, Signori, Di Vaio, Gilardino, Diamanti. La scorsa stagione il leader fu Matuzalèm, quest’estate si è pensato di liquidarlo ma forse i calcoli sono stati fatti non molto accuratamente: Destro infatti non è un leader, non lo è mai stato né può esserlo dal basso dei suoi appena 24 anni, eppure questo è quello che gli chiede Bologna, di trasformarlo, di diventarlo, trascinando la squadra fuori dalle secche della zona retrocessione. Non è impossibile, altri sotto le Due Torri ci sono riusciti, ed ecco perché la città si aspetta uno squillo di tromba da parte di quello che è stato il calciatore più pagato dell’ultimo calciomercato, il più atteso, il più chiacchierato. La sua maglia con il numero 10 va a ruba, c’è fiducia intorno a un ragazzo che finora ha segnato un gol ogni tre gare in A, ed è una fiducia comprensibile. Destro però deve capire che qui a Bologna non dovrà limitarsi soltanto a fare il centravanti, a fare gol, ma dovrà essere bravo nel prendersi la squadra sulle spalle. Una responsabilità pesante, ma sono proprio queste che ti fanno crescere.

foto: gazzetta.it

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