Bologna FC
Stadio – Mai stato uno facile Marko, ma per Sinisa non si toccava
Da sabato sera, sin dal triplice fischio di Maresca, l’interrogativo più grande tra tifosi e addetti ai lavori riguarda Marko Arnautovic, che per la seconda volta consecutiva ha guardato i compagni dalla panchina per 90 minuti, senza nemmeno scaldarsi. Alle domande dei giornalisti post-partita, Thiago ha fatto intendere che al momento chi gioca è perché si allena meglio: per merito quindi, come da suo giusto dogma che abbiamo imparato a seguire, ma è inevitabile domandarsi se sia successo qualcosa tra tecnico e giocatore, perché quest’ultimo per la piazza non è come gli altri.
Torniamo indietro, quando in panchina sedeva colui che Arnautovic definì come più di un allenatore per lui, per il loro legame: Sinisa Mihajlovic. Il serbo spinse per avere tra le sue fila Arna sia nel gennaio precedente, e sia fino a che l’affare si concretizzò, giusto per far capire quanto fosse importante per Sinisa. Ma ciò non vuole dire che poi il loro rapporto sia stato sempre rose e fiori: inevitabilmente due persone con i loro caratteri si sono scontrati più di una volta, ma alla fine per Miha l’austriaco era imprescindibile, e Arna, pur sapendolo, non campava di questo, anzi, l’esempio più recente è quello di questo inizio stagione, dopo la partita con la Salernitana. Ai microfoni dopo la partita con lo Spezia, Marko raccontò che il mister gli disse che non gli era piaciuto il suo modo di giocare nella partita precedente e gli aveva ribadito la sua importanza, e il 9, in risposta, segno due gol proprio contro i liguri. Il loro rapporto andava oltre gli screzi, lo stesso Mihajlovic glielo ricordava sempre che la vittoria era l’obiettivo, ed è per questo che per lui Arnautovic doveva giocare sempre.
Con l’arrivo di Thiago Motta qualcosa è cambiato, è inevitabile: Motta, per principio, ha coeso ed elevato il gruppo come forza maggiore, con etica e la dottrina del dare il massimo in settimana per poi giocare alla domenica, senza guardare il nome dietro la maglia. E i risultati per ora danno ragione al tecnico: Arna, oltre che per le due ultime scelte tecniche, ha saltato 11 gare e il Bologna ha racimolato 20 punti, con l’austriaco invece 16 punti in 15 partite. Sembra che la squadra senza il suo bomber segni di meno, e invece se si guarda bene la media gol è di 1,4 rispetto all’1,1 con Arnautovic in campo, come la media punti è di 1,8 senza l’austriaco, 1,1 con lui. Attenzione: non bisogna solo fermarsi ai numeri, perché vanno valutati partita per partita, per l’avversario e tutto quello che gira attorno: Marko rimane il capocannoniere del Bologna, e la soluzione non è metterlo in panchina, i dati dimostrano però come il gioco di Motta porti risultati anche senza un rifinitore di razza come lui. Si deve trovare una risposta questo dilemma e la società lo sa, perché non fa né il bene della squadra, né il bene dei protagonisti: Thiago ha dalla sua la ragione dei risultati, vedremo se Arna può diventare la freccia decisiva per alzare l’asticella.
Fonte – Giorgio Burreddu, Corriere dello Sport – Stadio
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