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STADIO: Mirante domenica sfida il passato – 02 ott

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Nelle quattro occasioni in cui ci ha giocato, Antonio Mirante è sempre uscito dallo Juventus Stadium con le ossa rotte: quattro partite e quattro sconfitte, quindici gol subiti. “Mai una gioia”, come si dice. Eppure Furio Zara sulle pagine di “STADIO” oggi racconta di come la visita che il portiere del Bologna compirà domenica a Torino porterà non solo la comprensibile preoccupazione di chi difende i pali di una delle porte più battute della A (Mirante è uscito dal campo imbattuto soltanto con il Frosinone) ma anche il sorriso di chi in quello “Stadium” avrebbe potuto giocarci perché in quella squadra, la Juventus, ci è cresciuto. Ci arriva nel 2000, ha 16 anni e si è messo in mostra nel Sorrento: si fa la trafila della Primavera, poi dei buoni prestiti a Crotone e Siena, quindi torna bianconero nel 2006, la stagione post-Calciopoli con la Juve in B. Poteva essere l’erede di Buffon, lo dicevano in tanti, ma Gigi è uno che il posto non lo molla, e domenica Mirante se lo ritroverà dall’altra parte del campo, titolare così come avviene in Nazionale. Impossibile prendere il posto di uno come Buffon, e allora Antonio dopo 7 gare in bianconero lascia la casa madre: due anni alla Sampdoria, sei al Parma, dallo scorso giugno ecco il Bologna neo-promosso, che gli chiede di essere il leader di una difesa giovanissima. Non è andato tutto benissimo finora, ma di tempo per recuperare ce n’è, e Mirante sembra in crescita come tutta la squadra. Domenica affronterà il suo passato, quello che poteva essere il suo presente. Non sarà facile, ma la voglia è quella di farsi rimpiangere.

foto: repubblica.it

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