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STADIO: Montral e Bologna sempre più connessi – 31 lug

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Montreal e Bologna sono sempre più vicini e collaborano sempre di più, ma il futuro vedrà le due società ancora più connesse.

La foto di apertura (tratta dal sito del BFC) parla del torneo fatto a Montreal con i ragazzi delle giovanili del Bologna e non solo, che probabilmente verrà riproposto in futuro; Mancosu si è appena trasferito a Montreal dal Bologna. Tutto qui? No. Saputo punto molto più in alto. Come sempre.

Sul pezzo di Giorgio Burreddu in uscita oggi su Stadio, leggiamo di collaborazioni future importanti tra i due club di Saputo, che non ha mai negato di puntare ad un’interazione tra le due strutture, per migliorare entrambe. Il Bologna può far crescere tecnicamente e tatticamente la società, con metodi di allenamento che in Canada ancora non sono all’ordine del giorno. Per questo, oltre a stage formativi, tornei che coinvolgano i giovani ed al contatto quasi quotidiano tra allenatori e dirigenti dei due club, si sta lavorando ad un software per mettere in rete tra le due società i dati di dei giocatori, e condividere metodi di allenamento oltre che di raccolta dati.

Gli Impact possono far crescere il Bologna dal punto di vista della comunicazione, del marketing ed in generale dell’organizzazione e dell’entrateinment, punti che la MLS cura in modo maniacale, e che in Italia non sono ancora sviluppati al massimo. Per questo si è già lavorato e si lavorerà parecchio anche quando si avrà il nuovo stadio: tanto per fare un esempio di come si vive il calcio in Canada, al Saputo Stadium di Montreal un tifoso sugli spalti può agganciarsi tramite il wifi ad un sistema di telecamere per vedere la partita, oltre che dalla visuale del proprio posto numerato, anche da una diversa angolazione (esempio quella dietro la porta o dalla panchina del proprio club).

Ma non finisce qui. La MLS è una realtà ancora in crescita, che necessita di giocatori talentuosi, ma che ha appeal soprattutto su calciatori a fine carriera (leggasi Pirlo, Drogba e non solo). Visto che per altro Montreal è una città con una buona qualità di vita e che gli impianti degli Impact sono di assoluto livello, ecco che la squadra canadese potrebbe diventare una grande opportunità per il Bologna. Così come successo a Mancosu, alcuni giocatori potrebbero arrivare a Bologna, per poi proseguire la carriera a Montreal. Questo è quanto proposto a Dzemaili, ad esempio, e quanto potrebbe succedere a Maietta.

Semplificando il concetto,  giocatori che iniziano a faticare a trovare contratti da 4 anni, potrebbero trovarli da noi, con una sorta di contratto “spezzato” da 2+2, che li porti prima a Bologna e quindi a Montreal, con la soddisfazione di tutti: il giocatore vedrebbe allungata la propria vita calcistica, con un’esperienza interessante in MLS, il Bologna potrebbe arrivare a calciatori altrimenti non interessati, e gli Impact potrebbero avere calciatori che aumentino il tasso tecnico della propria squadra, facendola migliorare.

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