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STADIO: Mounier avvisa il Bologna: l’avversario sarà la paura – 08 ott

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Bella la mezza pagina che “STADIO” in edicola oggi dedica a Anthony Mounier: il folletto francese viene prima intervistato sul difficile momento della squadra da Giorgio Burreddu, quindi Furio Zara gli dedica un rapido ritratto paragonandolo agli altri giocatori arrivati da Oltralpe e sentenziando che già ora Mounier è il migliore. Ma andiamo con ordine: nell’intervista – che potete trovare integralmente in edicola – il giocatore dimostra la maturità dei suoi 29 anni, soprattutto nel sottolineare quanto poco contino le statistiche individuali rispetto a quelle di squadra. Inutile essere il capocannoniere della squadra, aver segnato tre gol su tre tiri, se la squadra soffre. E la soluzione è semplice, è all’orizzonte e arriverà dopo la sosta: sconfiggere il Palermo. “Dobbiamo prepararci bene per la partita contro il Palermo e poi per quella contro il Carpi. Dobbiamo cercare di vincere soprattutto in casa. E’ una cosa molto importante. Se vogliamo restare in Serie A, se ci vogliamo salvare, dobbiamo vincere queste partite.” Mica così semplice: il Bologna è giovane e fragile, ed è per questo che Mounier sottolinea che il nemico più grande forse è la paura, soprattutto per quel che riguarda i giovani: “Quando un ragazzo vede che le cose non vanno magari tende a demoralizzarsi. Con l’Udinese stavamo per fare il secondo gol, invece è arrivato il pareggio che ci ha tagliato le gambe. Non siamo più riusciti a reagire.” Quindi la soluzione è non avere paura, ripartire da cosa di buono si è visto. E vincere, soprattutto. Con Delio Rossi in panchina? Bien sûr. Lo sottolinea, Mounier, se servisse mai: la squadra è con il tecnico: “Di solito nel calcio il primo che paga è sempre l’allenatore. Funziona così. Ma Rossi ha iniziato con una squadra nuova, ci vuole ancora un po’ di tempo, un po’ di pazienza, sono contento che la società stia continuando a dargli fiducia. Il gruppo è con lui.” Nel trafiletto che affianca l’intervista Furio Zara ricorda rapidamente altri francesi transitati in rossoblù: Mourad Meghni, “il piccolo Zidane” che brillò per una notte contro la Roma, unico lampo di una carriera che lo ha visto falcidiato dagli infortuni e oggi essere una stella del calcio a 5 transalpino; Cristophe Sanchez, che disse di essere un mix tra Cantona e Batistuta e che invece in due anni giocò la miseria di 6 gare – senza segnare, naturalmente; Mathieu Moreau, portierino della Primavera mai esploso e che oggi batte i campi della terza serie francese. Mounier è il migliore di tutti già adesso, ma com’è che dice lo spot? “Ti piace vincere facile?”

foto: bolognafc.it

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