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Stadio – Quando la concorrenza fa bene: Chi sarà il vice Arnautovic?

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L’Astronautovic è sbarcata da qualche giorno sul pianeta Bologna. Un arrivo pacifico e acclamato. Ma c’è qualcuno che questo arrivo non l’ha apprezzato a dovere. Certo non è bello perdere il posto di lavoro da titolare, ma il mondo del calcio è così: chi è più forte sale. Abbiamo così tre giocatori validissimi, con tre caratteristiche specifiche che se la giocheranno per il ruolo di vice Arnautovic.

ROPERO E NON SOLO. Cosa resta oggi del Ropero è un enigma complesso da decifrare. Soprattutto ora che il flusso di concentrazione si è spostato su Marko Arnautovic. E non sarà semplice definire nemmeno il ruolo del giovane Sydney Van Hooijdonk: il salto dalla Serie B olandese alla Serie A rischia di essere un trauma tosto da affrontare alla prima stagione. C’è invece qualcuno che può approfittare dell’arrivo dell’austriaco. Si tratta di Antonio Raimondo, classe 2004, che già si è messo in luce a Pinzolo durante il ritiro.

SOLITUDINE. Molto probabilmente non sarà Santander il vice dell’austriaco. Sono due stagioni che Sinisa ripete di non avere una punta. Adesso che è arrivata, il ruolo di Santander si fa ancora più marginale, più difficile da comprendere. È vero: Federico ha avuto tanti guai fisici da non poco. L’intervento subito, e poi un lungo periodo di assestamento, hanno portato Santander ad essere un attaccante da panchina se non da tribuna. Adesso il recupero graduale non serve più. Il Bologna ha scelto Marko e per il Ropero il campo si fa sempre più lontano.

CRESCITA. E poi c’è il giovane Van Hooijdonk. Il passaggio dalla Serie B olandese alla Serie A italiana è come mangiare la pizza a New York e poi mangiarla a Napoli. Un salto nella stratosfera. Emozioni forti ma se cadi ti fai tanto male. Per questo motivo bisognerà tutelare il giovane olandese e fargli giocare solo partite strategiche. Tuttavia, in ritiro ha fatto bene. Movimenti, intensità e soprattutto tanta voglia di rendersi utile, l’olandese ha tanti margini di crescita. Bisogna portare pazienza e aspettarlo.

ATTESA. Resta a guardare Raimondo. Se a 17 anni giochi in Serie A vuol dire che sei forte. Le qualità quindi non si discutono, ma per incidere nel campionato in una piazza come Bologna ne passa di acqua sotto i ponti. Il ragazzo di Ravenna, già una partita in Serie A contro il Bologna, ha fatto vedere in ritiro tanta voglia di fare e un gol su calcio di rigore. Ora l’unica domanda sarà: è in grado di diventare decisivo per questa stagione? Non si può sapere. Forse, non sarà la sua stagione. Ma diamo tempo perché il ballo delle punte è appena iniziato e per il Bologna è solo un bene.

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