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STADIO: Rossi: “Dobbiamo crederci” – 23 set

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Quando gli chiedono che ricordo abbia di Firenze, Delio Rossi può sorridere: “Quello con Ljajic è stato un episodio particolare, non pronosticabile. Ma lì sono stato trattato benissimo. Porterò un gran bel ricordo dentro di me. Ora sono l’allenatore del Bologna, però.” Lo afferma con orgoglio, l’uomo che il Bologna lo ha portato in Serie A e che ora sta tentando di farlo diventare squadra dopo un mercato estivo che ha rivoluzionato tutto. Adesso che sta trovando un equilibrio, Rossi non intende però fare rivoluzioni, ed ecco che dove sarà possibile manterrà a Firenze gli stessi che hanno sconfitto il Frosinone domenica, mettendo in cascina i primi importantissimi punti della stagione: “Ma no, non siamo nelle condizioni. Certo devo tener conto di chi è particolarmente provato. Devo verificare le condizioni di chi ha giocato di più” dice, per poi analizzare la gara vinta contro i ciociari. Prende il buono, prende i punti: “Intanto quelli ci servivano, erano molto importanti. Anche perché si sta lavorando molto. C’era bisogno di vedere qualche sacrificio ripagato in termini tangibili”, mentre su quello che manca è chiaro: una manovra più fluida, più convinzione, “dobbiamo giocare con personalità, andare in campo mettendo le nostre armi, l’esuberanza, la voglia, anche di farsi conoscere”. Una cosa è certa, la Fiorentina, questa Fiorentina, al momento è superiore: “Hanno qualità, si possono permettere di cambiare. Hanno un grande potenziale, questo sì. Hanno giocatori di esperienza e navigati, che sanno stare in campo”, ed ecco che allora il Bologna dovrà correre, imitando quel Carpi che tre giorni fa i viola li ha messi in difficoltà: “Dovremo fare una partita importante dal punto di vista fisico”. Infine la lezione, il comandamento, più importante, in attesa che Destro torni Destro: “Dobbiamo fare solo una cosa: credere nel lavoro”

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