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STADIO: Rossi le prova tutte – 29 set

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Che vestito utilizzare per tentare di risalire? Se lo domanda Matteo Fogacci sulle pagine di “STADIO” in edicola oggi, sottolineando le difficoltà di un Bologna che oltre che con l’arrivo tardivo di alcuni uomini-chiave ha dovuto fare i conti anche con una certa confusione tattica figlia dei tentativi di Delio Rossi di trovare un equilibrio accettabile. Siamo partiti in estate con il 4-3-1-2 sdoganato ancor prima da Diego Lopez e che comunque ha portato in dote una promozione, per quanto sofferta, poi le difficoltà a reperire un trequartista di spessore e il contemporaneo arrivo di Giaccherini e Mounier hanno fatto passare Rossi al 4-3-3 con cui ha iniziato nel calcio grazie al maestro Zeman. Era comunque difficile lasciare fuori Brienza, il più in forma dei rossoblù, ed ecco così il 4-2-3-1, tre uomini dietro Destro che però non sono riusciti a produrre né un gioco più brillante né – in sintesi – più gol: anzi Mattia si è trovato spesso poco servito e insegue ancora il gol, mentre Giaccherini non si è visto che per due scampoli di gara. Serve qualcosa di più, e Rossi sta vagliando quale sia il modulo migliore per svegliare un attacco dove finora soltanto Mounier, snobbato dai più a fine agosto, ha risposto presente: due tiri e due gol, ma è chiaro che servirà di più.

foto: Valentino Orsini – 1000 Cuori Rossoblù

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