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STADIO: Saputo predica calma, ma intanto inizia la caccia ai rinforzi – 29 mag

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A stagione conclusa è tempo di stilare bilanci, e in un’edizione di “Corriere dello Sport – STADIO” in gran parte dedicata alla conclusione generale della Serie A e al ritiro di Totti, ecco che anche le consuete due pagine che il quotidiano dedica al mondo rossoblu sono dedicate al torneo appena concluso e alle intenzioni per il prossimo, con i cronisti che riportano l’interessante conferenza stampa tenuta ieri dal chairman Joey Saputo e con le prime, concrete, voci di mercato che potrebbero diventare realtà, adesso che i giochi sono finalmente fermi.

Saputo: “Avanti con Donadoni, Verdi e Di Francesco”

Ieri mattina conferenza stampa di fine stagione nella sala stampa del Dall’Ara. Il protagonista è il chairman Joey Saputo, che si presenta vestito elegante ma informale (niente cravatta) e in compagnia dell’AD Claudio Fenucci e del DS Riccardo Bigon e che risponde per oltre un’ora alle domande dei giornalisti. Ed ecco che stilando un bilancio di quella che è stata la stagione 2016/2017 emergono dalle parole del magnate canadese sia la tanta competenza di cui è dotato sia l’amarezza per una stagione che forse si aspettava diversa: si, è vero, è arrivata la salvezza, ma sono mancati i punti contro le squadre di prima fascia e troppi risultati sono stati gettati nel finale, ultimo il pari sfumato contro la Juventus per via del gol del giovanissimo Kean. Ecco, i giovani, sono stati un grande contributo anche in casa-Bologna, e Saputo si augura che crescano ancora. Ma a domanda diretta (“Si è divertito?”) risponde in modo altrettanto diretto: “Non molto. È stata una stagione abbastanza difficile, pensavo di avere una squadra migliore di quella che abbiamo visto sul campo”. Come lui la pensano i tifosi, ma non per questo i tempi e i modi di Saputo cambieranno nell’approccio al calcio, che lui vede ancora in uno stile tipicamente imprenditoriale: avanti con Donadoni, avanti con la politica dei piccoli passi. E sempre in sinergia con il Montreal, che Saputo non rinnegherà mai e che considera un altro mondo, un mondo che può coesistere insieme al Bologna. Non annuncerà colpi, però, come fatto in Canada con Dzemaili: “Qui è diverso, sto parlando con Bigon per capire dove intervenire.”

Saputo non rivela il budget, ma annuncia l’obbiettivo di una crescita di fatturato e una nuova battaglia per la ripartizione dei diritti TV e anche che Verdi e Di Francesco resteranno in rossoblu. Lo fa rispondendo a una domanda maliziosa, su una volontà di crescita che non fu dimostrata con la cessione di Diawara ma che non tiene conto di quanto il mediano puntò i piedi per andarsene. Due parole sono dedicate anche allo stadio, che sarà rimodernato: in quell’anno di lavori i tifosi potrebbero essere costretti a trasferirsi a Ferrara o a Modena, ma Saputo sta studiando anche l’idea di uno stadio temporaneo, per non perdere la fidelizzazione dei tifosi. Interessantissime le considerazioni che il chairman fa nel finale quando parla di Destro (“Ha il potenziale per diventare un top player, ha bisogno di fiducia e pazienza e noi ce l’abbiamo”) e poi di possibili colpi come fu Drogba per il suo Montreal – tradotto: sono due calci diversi, se si presenterà l’occasione si potrebbe fare ma chiaramente le dimensioni saranno diverse – e sul futuro rossoblu: “Per adesso l’obbiettivo è di arrivare al top nella nostra fascia, il salto lo faremo quando cominceranno ad aumentare i ricavi. A quel punto possiamo sognare e investire. E non si sa dove possiamo arrivare…”

Calciomercato: Avanti con Andreolli e Poli, ma la pista è Paletta

Ed eccoci ai possibili rinforzi per il Bologna che verrà: Giorgio Burreddu ci parla subito di Andrea Poli, centrocampista del Milan da tempo fuori dalle rotazioni di Montella e dal futuro del club rossonero. Partirà sicuramente, ha la caratteristiche per sostituire Dzemaili, è ancora giovane ed estremamente motivato. A Bologna Poli potrebbe rinascere, tornando quello della Sampdoria, e anche il contratto in scadenza nel 2018 significa che il prezzo del cartellino dovrebbe essere più che arrivabile: rilanciare Poli nel calcio che conta significherebbe tanto per il Bologna, che con poco prezzo si troverebbe un giocatore di spessore nel mezzo del campo. Un altro servirà in difesa, e se Gonzalo Rodriguez in uscita dalla Fiorentina appare un sogno destinato a restare tale, sono più concrete le possibilità che portano a Marco Andreolli dell’Inter e, soprattutto, a Gabriel Paletta del Milan. Anche lui è in uscita, anche lui è in fase calante – dopo un ottimo inizio di stagione – ma può essere recuperato: è esperto, è forte, rappresenterebbe un vero rinforzo. Partente sicuro Oikonomou, se sfumasse Paletta il Bologna potrebbe ripiegare sul ben più giovane palermitano Goldaniga, mentre tornano d’attualità i nomi di Alessio Cerci, Luca Cigarini e Alberto Paloschi.

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