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Bologna FC

Stadio – Soriano vuole Bologna e un futuro rossoblù da capitano

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Giochi o non giochi il nostro capitano è sempre Roberto, che resta un esempio per tutti“. Musiche e parole di Maestro Thiago Motta. 

Il nuovo che accoglie il passato, valorizzandolo, perché lo valuta di grandissima qualità, una volta recuperata la condizione fisica. Il capitano per antonomasia, sotto la guida di Sinisa Mihajlovic, rimaneva capitano, anche se non giocava, sotto la nuova guida tecnica. Perchè Thiago lo ha aspettato, centellinandolo con qualche apparizione nei secondi tempi, per recuperare la condizione atletica, che latitava. Perchè Soriano non è mai stato abbandonato da Motta, che gli ha sempre riconosciuto e riconosce un’importanza fondamentale nello spogliatoio, ma avendo azzerato le gerarchie, doveva recuperare, sul campo, i suoi galloni. E così è stato.

Contro il Sassuolo, il percorso di recupero ha avuto il suo completamento: dopo quasi due mesi di duro lavoro (perchè a 31 anni si può dare ancora tantissimo dal punto di vista atletico), è partito come titolare, ha diretto l’orchestra rossoblù con un 3 a 0 che non lascia spazio a repliche, impreziosendo il suo match con un assist per il 2 a 0 a Marko Arnautovic. Insomma se le gambe girano, Soriano è ancora un signor calciatore, che può fare ancora comodo alla squadra e al suo allenatore.

A giugno 2023, a Roberto, scade il contratto, ma Bologna è ancora centrale nelle sue volontà: per continuare, a giocare in rossoblù, occorre mantenere la stessa grinta e voglia espressa sul campo contro i neroverdi di Dionisi ed essere pronti al rinnovo, a cifre più contenute rispetto al recente passato. Esattamente come ha fatto Medel, per un anno. E, a queste condizioni, il sodalizio potrà continuare, con reciproca soddisfazione.

 

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