STADIO: Troppi campioni per due Curve – 25 feb

E così è deciso: il Dall’Ara ora ha due curve intitolate a quattro persone. La curva del tifo locale si chiama “Andrea Costa – Giacomo Bulgarelli”, mentre la  curva dirimpettaia si chiama “San Luca – Arpa Weisz”.

La decisione del Sindaco Merola ha scatenato polemiche soprattutto sui social ma non solo, polemiche da cui si estranea Furio Zara nell’articolo odierno in uscita su STADIO, e da cui ci allontaniamo anche noi che riportiamo il suo scritto. Il dibattito è fuori anche dai pensieri della società rossoblu, che in questo momento ha altre cose più stringenti a cui pensare, tanto che mancano reazioni ufficiali della società e Fenucci una volta informato della cosa, prima de Merola rendesse pubblica la sua scelta, non si è sentito in dovere di rilasciare alcuna dichiarazione.

Quello che sottolinea Zara nel suo articolo è semplicemente il problema che una squadra gloriosa come il Bologna, ha avuto troppi campioni tra le proprie fila per sole due curve, e che questa nuova intitolazione lascia perplessi gli eredi e gli estimatori di altri grandi bandiere che attualmente non vengono ricordate in modo consono.

E’ il caso di Pascutti, che a pochi mesi dalla morte ha già visto arrivare promesse e buone intenzioni ma nessun fatto. Ma è ancora di più il caso di Schiavio, che come ricorda Zara è forse il più grande calciatore ad aver vestito la nostra maglia, alla cui figlia, poco meno di un anno fa veniva, “promesso” di ricordare la figura di Angelo in un modo più consono, rispetto ad una “semplice” rotonda all’interno dello stadio. E mentre a Biavati e Sansone sono intitolati alcuni campi sportivi (Corticella e Lovoleto) altri grandi del calcio bolognese attendono ancora una loro sistemazione.

Ma Zara sottolinea anche il problema delle tempistiche: al di là del merito e del fatto che altri rimangano senza uno spazio a loro dedicato, il restyling del Dall’Ara parla chiaro: la curva “San Luca – Arpad Weisz” sarà sicuramente abbattuta. Cosa accadrà dopo?

(Foto di Schicchi, tratta dal Resto del Carlino)

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