STADIO: Tutto su Paletta, via Marios, dubbio Mbaye. E Cerci… – 5 giu

La sessione di mercato che inizierà tra un mese non rivoluzionerà completamente una squadra, il Bologna, perfettibile ma con solide – e giovani – basi. Non è nelle intenzioni di nessuno, né del DS Fenucci ne della società. Né tanto meno di Donadoni, che è consapevole che i ritocchi si fanno poco alla volta. Però qualcosa cambierà, e cioè il reparto difensivo: un po’ perché alcuni uomini non hanno convinto, un po’ perché l’adozione del nuovo modulo, il 4-2-3-1 che dovrebbe essere la “base” per la prossima stagione, necessiterà di interpreti diversi. Via ai rinforzi difensivi, dunque: questo è quello che ci racconta il “Corriere dello Sport – STADIO” in edicola oggi.

Giorgio Burreddu ci racconta le ultime voci di mercato in casa rossoblu. In attacco restano grandi dubbi su Alessio Cerci, che rimane in stand-by ma sempre operazione difficilissima: il contratto è oneroso (oltre 2,5 milioni annui) e le condizioni fisiche una bella incognita. In settimana, di quest’ultima voce, se ne saprà di più dopo alcuni test che forse coinvolgeranno anche l’Isokinetic, poi si potrà eventualmente discutere di un contratto che è chiaramente fuori budget per le casse rossoblu.

La società è concentrata, come detto, sulla difesa. Partirà sicuramente Marios Oikonomou, che potrebbe finire anziché in Bundesliga a una neopromossa (Verona o S.P.A.L.), mentre potrebbe salutare Bologna anche Ibrahima Mbaye, che vuole garanzie su un posto da titolare per continuare a vestire il rossoblu: un’altra stagione in naftalina sarebbe una stagione buttata, soprattutto alla luce delle ultime convincenti prestazioni, e su di lui ci sarebbe l’Udinese. Ecco allora che, in caso di partenza del senegalese, si potrebbe concretizzare la pista che porta a Caldirola, respinto dal Bologna qualche mese fa ma che ora potrebbe fare comodo. L’obbiettivo principale rimane Gabriel Paletta, in uscita dal Milan ma come Cerci in possesso di un alto ingaggio: va in scadenza tra un anno, Bigon proverà a convincerlo spalmando il contratto su tre anni. Ci proverà, ma non è detto che ci riuscirà.

foto: www.bergamopost.it

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