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Bologna FC

STADIO: Un Bologna senza difesa, inerme e umiliato – 29 ago

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La pesante batosta rimediata contro il Torino nella seconda giornata di campionato abbatte un po’ tutto l’ambiente legato al Bologna, e “STADIO” esce in edicola quest’oggi con un’edizione che già dalla prima pagina cerca di spiegare cos’è successo: “Non c’è difesa” titola il quotidiano, accusando specificatamente il reparto arretrato e ricordando che Donadoni ha tre giorni di tempo per trovare i rimedi.

Cronaca di una disfatta

Il giornale si apre con la cronaca della sfida, raccontata ai lettori da Antonio Barillà. L’inviato parla di un brutto risveglio, di una serata tanto da sogno per il centravanti granata Belotti, che pur sbagliando un rigore segna una tripletta e trova l’azzurro della Nazionale, quanto da incubo per la maggior parte dei calciatori rossoblu, con Barillà che si sente di salvare parzialmente soltanto Pulgar e Taider. Finisce 5-1 per il Torino di Mihaijlovic, risultato giusto per il cronista visto che la gara è sempre stata in mano ai granata. Quindi eccoci alle spiegazioni tattiche del pre-gara: Donadoni rinuncia a Nagy e lancia Džemaili dal primo minuto in posizione di regia, Rizzo viene preferito a Krejčí nel tridente offensivo mentre in difesa, per ovviare all’assenza di Maietta, viene lanciato dal primo minuto Oikonomou, per tanti da tempo in attesa di una chance che sembrava non arrivare mai. Purtroppo per lui, però, è proprio il centrale greco ad essere sovrastato in occasione del primo goal di Belotti, che arriva di testa intorno alla mezz’ora, e del raddoppio ancora del centravanti granata al 38° minuto. In mezzo a queste due reti c’è stato l’effimero, quasi casuale, pari rossoblu: Taïder strappa il pallone a Baselli, sorprende Castàn e si invola indisturbato. Nel secondo tempo il copione non cambia, Donadoni ci mette un po’ a leggere la gara, e quando effettua i primi cambi (inserendo Nagy e Krejčí) il Torino ha trovato il 3-1 con lo scatenato Josef Martínez, subentrato a inizio gara all’infortunato Ljajić e che prima firma una rete, poi regala un buon pallone a Belotti che spreca e quindi impegna ancora Mirante nel giro di pochi minuti. Il Bologna è davvero poca cosa, e nel finale crolla sui gol di Baselli e Belotti, dopo che questo ha sbagliato un altro penalty come già gli era accaduto alla prima giornata contro il Milan. Si consolerà, il centravanti granata, con la prima chiamata in Nazionale, la stessa che Destro continuerà a vedere con il binocolo se offrirà prestazioni evanescenti come quella di ieri.

Le pagelle di “STADIO”

Come sempre “STADIO” assegna le sue pagelle, che ovviamente nel caso del Bologna visto ieri sera sono estremamente severe. L’unico a strappare la sufficienza è infatti Taïder, che prende 6 “per il gol, ma anche per la rabbia. L’ultimo a mollare”. Appena dietro il 5,5 di Pulgar, che nel primo tempo è tutto sommato positivo ma nel secondo cala, perde di lucidità, provoca il rigore. Meglio comunque dei 5 riservati a Verdi (“Si spegne da solo”), Mirante, Krafth, Džemaili (“Si perde subito”), Rizzo. Ancora peggio va ai difensori centrali Gastaldello (“Spesso in ritardo”) e Oikonomou (“Serata sciaguratissima”), che prendono rispettivamente 4,5 e 4, con il greco considerato il peggiore in campo. Malissimo anche Masina, timido, e Destro, che nel primo tempo appare addirittura “un corpo estraneo”.

Sadiq, Torosidis e non solo

A margine della cronaca del match troviamo un articolo di Furio Zara sul calciomercato rossoblu, che come quello di tutti terminerà il 31 ma che prevederà ancora due, forse tre, colpi. Si tratta di nomi che già erano nell’aria, e che tra oggi e domani saranno ufficiali, entrambi in arrivo dalla Roma: Umar Sadiq, centravanti nigeriano di 18 anni, sarà il vice-Destro e arriverà  a Bologna con un prestito e un riscatto fissato a 4 milioni, con un controriscatto in favore dei giallorossi fissato invece a 6 milioni. Vasilis Torosidis, invece, ha risolto alcune pendenze con la Roma e arriverà per circa un milione di euro: il problema era l’ingaggio, piuttosto alto per il budget rossoblu e che sarà spalmato in un biennale con opzione su una terza stagione. Non finisce qui, però: Bigon continua a trattare con il Verona per Helander, proponendo uno scambio con Cherubin, ma gli scaligeri preferirebbero vendere il centrale svedese e rifiutano anche il prestito. Si continuerà comunque a trattare, mentre dovrebbero essere chiuse le piste che potrebbero portare Ceccarelli in Veneto e Viviani in Emilia, ma mai dire mai. Bigon tenterà di piazzare anche Crisetig (Empoli), Acquafresca (Vicenza) e Ceccarelli.

Le parole post-partita

Ampio spazio infine alle parole del dopo-gara: Donadoni spiega le scelte iniziali con il desiderio di fare turn-over, di far ruotare i giocatori, quindi accusa i suoi di credere poco nei propri mezzi. “A volte credo più io in tutti loro che qualcuno di loro in se stesso”. Daniele Gastaldello giudica la sconfitta una brutta cosa, ma che potrà servire da lezione: “Inutile fare drammi, dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato”, dice il capitano, unico a presentarsi davanti ai cronisti. Infine ecco la chiosa di Bigon, che parla di mentalità sbagliata: un problema, aggiunge, che non si risolve in sede di calciomercato, ma con il lavoro di tutti i giorni.

foto: gazzetta.it

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