Bologna FC
Stadio – Un centrocampo al massimo, la bella indecisione di Motta
In questi primi due mesi di lavoro post-mondiale, tra tutte le difficoltà avute a causa degli infortuni arrivati quasi in contemporanea, il reparto con cui Thiago Motta ha potuto lavorare di più è il centrocampo, che, ad esclusione di Medel, è stato sempre al completo. La metà campo Rossoblù ha interpreti solidi che abbinano quantità a qualità con un incastro fin ora perfetto e che è stata la chiave di molte delle vittorie raggiunte sin qui dal Bologna, facendo la differenza anche con gli innesti dalla panchina.
Ognuno si meriterebbe un discorso a sé, ma partiamo dal fatto che nelle ultime quattro i titolari sono stati, con merito, Dominguez, Schouten e Ferguson, che soprattutto domenica hanno fatto la differenza contro uno dei centrocampi migliori della Serie A, quello dell’Inter. Sappiamo che nessuno è insostituibile, soprattutto con Thiago Motta e la sua metodologia ribadita più volte del “gioca chi è al massimo fisicamente e mentalmente, e che da il 100% in allenamento”, ma non facciamo fatica a credere che il tecnico italo-brasiliano abbia spesso dei grattacapi (in senso positivo) sul chi far giocare là in mezzo, perché se quei tre stanno viaggiando, chi entra dopo non è da meno: Medel e Moro hanno dimostrato che loro ci sono e vogliono giocare. Il cileno si è infortunato nella gara di Coppa Italia contro la Lazio ed è stato costretto ad uscire dopo soli 20 minuti dal suo ingresso, e quel problema gli ha fatto saltare tre gare di campionato, che però fino a quel momento lo aveva visto per ben 16 volte titolare, e Thiago Motta sa quello che può dare in una partita il Pitbull, che per indole lo è anche quando ha pochi minuti a disposizione e i risultati son sotto gli occhi, basta vedere chi va a ringhiare nel recupero palla prima dell’azione da gol di Orsolini a Genova. Stessa partita nella quale il suo compagno, tale Nikola Moro, entra e con una palla deliziosa manda in porta il 7 Rossoblù per il 1-2 finale, ultimo squillo per le statistiche del classe ’98 in questo 2023, che lo ha visto cambiare totalmente marcia, e inanellare da Udine in poi (assist anche lì decisivo) tre titolarità consecutive e cinque partite da subentrato, con lo stesso filo conduttore anche per lui: non importa quanto gioca, lui darà il massimo.
Premessa: squadra che vince non si cambia, quindi ad oggi, con la ripresa degli allenamenti fissata in mattinata, il trio Dominguez-Schouten-Ferguson parte con i favori del pronostico (per tornare sul discorso precedente, andate a vedere quando Dominguez e Schouten entravano dalla panchina quanto anche loro facessero la differenza dando il massimo sempre). Ma Medel e Moro non sono assolutamente fuori dalla corsa per la maglia da titolare, anzi, già la settimana scorsa si è parlato molto del ballottaggio tra lo scozzese e il croato per quel ruolo specifico che naviga tra la mezz’ala e la trequarti che probabilmente si ripeterà anche questa settimana, previe condizioni fisiche, e sicuramente non puoi tenere fuori dal discorso Medel quando è in condizione, e chi meglio di Thiago Motta può saperlo. Quindi ecco che riparte la corsa a tappe del centrocampo, vedremo chi al “Grande Torino” arriverà con la maglia da titolare.
Fonte – Dario Cervellati, Corriere dello Sport – Stadio
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