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Statistics di Bologna – Torino

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Come ci arrivano le due squadre

 

Il Bologna non batte il Torino in Serie A TIM dal 16 marzo 2019 (vittoria per 3-2 in trasferta): da allora solo due vittorie granata, inclusa quella nel match d’andata di questo campionato, e tre pareggi.

I rossoblù hanno ottenuto un solo clean sheet nelle ultime 22 gare di Serie A contro il Torino (vittoria per 2-0 nel gennaio 2017 decisa dalla doppietta di Blerim Dzemaili): ben 36 i gol subiti dagli emiliani nel parziale (1.6 a match). Questi ultimi vengono anche due risultati utili consecutivi, contro Spezia e Salernitana, che hanno spezzato la tragica streak tra fine dicembre e gennaio. 

Il Torino ha raccolto otto punti in sette partite disputate in questo girone di ritorno, lo stesso identico punteggio (2V, 2N, 3P) delle prime sette giornate di questa Serie A.

 

Il dato e come interpretarlo

 

Questa è la sfida tra la squadra che ha commesso più falli in questa Serie A (il Torino, 460), nella cui classifica individuale Lukic(66) e Pobega(59) ricoprono primo e terzo posto, e quella che ne ha commessi di meno finora (il Bologna, 305). Gli emiliani, però, hanno ricevuto più cartellini rispetto ai granata (67 tra ammonizioni ed espulsioni contro 62).

Alla luce di questo ciò che ci arriva è la netta differenza di approccio tra i due club per intensità ed intelligenza tattica in fase di non possesso. Juric da allievo di Gasperini ha ormai dimostrato di poter spiegare le ali ed essere riconosciuto per il suo stile di gioco, fatto di cattiveria agonistica e lucidità nel difendere. 

Il Bologna invece dà l’impressione di essere inesperto, di non riuscire a calibrare gli interventi, e per questo spesso trovano delle sanzioni. Calma ed esperienza sono i due concetti a cui si dovranno appigliare per poter riuscire a vincere le battaglie individuali che si andranno a creare. 

Dove può colpire il Bologna

 La conosciamo tutti la legge dell’ex col dente avvelenato: questo è il caso di De Silvestri, militante nei granata dal 2016 al 2020 (112 presenze ed 11 gol) . L’esterno italiano avrà una spinta emotiva in più e magari vorrà incidere nel match, anche per rispetto della squadra che sempre rimarrà nel suo cuore. Se analizziamo le ultime 5 partite del Torino, su 8 gol subiti 5 (Bellanova, De Ligt, Haps, Crnigoj e Raspadori) sono avvenuti o dalla fascia sinistra od in area di rigore a causa di una mancata copertura dell’esterno mancino che avesse quel compito. Alle volte per un mal posizionamento, altre invece proprio perché non era presente. Questo deve essere un campanello d’allarme per Juric, ma un servo scoperto da attaccare per il team emiliano. 

L’altra nota dolente che è emersa nell’ultimo periodo non proprio idilliaco del Torino è il suo portiere. Tolte le svariate lacune dimostrate soprattutto nei minuti finali contro l’Udinese, Milinkovic-Savic non presenta statistiche rassicuranti. Il serbo ha calato 46 parate in queste 27 giornate ed è diciottesimo in questa classifica, quindi gli estremi difensori di quasi tutte le altre squadre della competizione ne hanno fatte di più. Ma non è tutto, perché in quanto a minutaggio è sesto, con 25 presenze all’attivo. Concentrandosi sul rapporto parate-tempo di gioco quindi si nota come le sue prestazioni non siano state all’altezza di una difesa rocciosa e concentrata come quella torinese. 

Roberto Soriano (11 presenze e nessun gol con il Torino nel campionato 2018/19) ha fornito un assist vincente in ognuna delle ultime due gare casalinghe contro i granata: contro nessuna formazione ne ha serviti di più (due, appunto), chissà se quest’abitudine non possa ripetersi nella prossima. 

 

 

Attenzione

 Si è risvegliato il gallo e questa è una pessima notizia per tutte le squadre del campionato. Belotti infatti è andato a segno nelle ultime due presenze di campionato e non arriva a tre gare di fila in gol da novembre 2020 (quattro in quel caso): l’attaccante granata non ha però mai segnato nelle ultime sette gare giocate contro il Bologna nel torneo. La prima arma offensiva è sicuramente il numero 9. Non si tratta di un semplice marcatore, su di lui si basa il gioco del Torino. Di solito le uscite palla provengono da lunghi lanci o passaggi verticali che usufruiscono della determinazione del gallo nel fare a sportellate e spesso finiscono con un fallo subito (4 ogni 90’) e metri guadagnati. 

Il miglior marcatore granata attualmente è Brekalo, 6 reti. Sembreranno poche, ed infatti il Toro non ha l’attacco più determinante di tutti, però tanti giocatori vanno in gol, da Pobega(4) a Sanabria (5), per non parlare della batteria di trequartisti ed esterni che ogni volta attaccano in massa. Anche i sostituti possono essere una minaccia. 

Essendo una squadra fisica (22 giocatori sopra i 180 cm esclusi i portieri)  è ovvio che le loro costruzioni offensive si basino su palle inattive, spioventi e duelli aerei. Quindi occhio soprattutto a quando entrano in area di rigore: qualsiasi spizzata potrebbe essere letale. Non è una coincidenza che abbiano segnato molto poco da fuori area (2 gol e l’ultimo contro l’Udinese a novembre 2021), si scatenano a pochi metri dalla porta. 

 

 

Fonte: Kickest, Lega Serie A, Sofascore, Twitter

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