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Stelle del passato – Aston Villa: negli anni ‘80 i migliori

Molti giocatori iconici dell’Aston Villa risalgono agli anni ‘80, periodo della prima e unica Coppa dei Campioni.

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Aston Villa Bologna, Champions League
Aston Villa-Bologna, domani sera alle 21 (© 1000 Cuori Rossoblù)

Domani sera, il Bologna giocherà in trasferta contro l’Aston Villa di Unai Emery. I Villans sono una squadra molto temibile e, nel corso della loro lunga storia, hanno avuto tra le loro fila dei talenti generazionali. Vediamo alcuni dei giocatori che hanno segnato indelebilmente la storia dell’Aston Villa.

Nigel Spink, da comprimario a punto fermo

La carriera di Spink all’Aston Villa cominciò nel 1977, quando aveva solo 19 anni. Dopo diversi anni da secondo portiere, in cui giocò pochissimo, la sliding door della sua carriera arrivò nella partita più importante della storia del club. Durante la finale di Coppa dei Campioni del 1982, il portiere titolare, Rimmer, si infortunò dopo pochi minuti e subentrò proprio lui. La squadra vinse quella coppa, Spink si prese definitivamente il posto da titolare nel 1983.

Da quel momento, Nigel diventò una presenza fissa nella formazione dell’Aston Villa. Giocò con questa maglia fino al 1996 totalizzando 351 partite e 96 clean sheet. In quel periodo vinse anche una Supercoppa Uefa e un campionato inglese. Ancora oggi è il portiere con più presenze in assoluto nella storia dei Villans.

Martin Laursen, un leader difensivo

Il roccioso difensore centrale danese arrivò all’Aston Villa nel 2004. La sua carriera purtroppo, soprattutto durante questa esperienza in Premier League, fu costellata da moltissimi infortuni che gli fecero saltare tutti gli anni diverse partite. Nonostante questo, nelle 5 stagioni passate in Inghilterra lasciò un segno determinante nel cuore dei suoi tifosi per le abilità di leadership mostrate.

Nella stagione 2007/2008, l’unica in cui riuscì a giocare tutte le partite del campionato, realizzò anche 6 gol in Premier, dimostrando ottime doti aeree. Dopo esser stato uno dei principali artefici della qualificazione dei suoi alla Coppa Uefa, nella stagione successiva realizzò un gol nel turno preliminare e un altro nella fase a gironi. Reti che arrivarono in sole 3 partite, visto che anche quell’anno gli infortuni lo condizionarono. Grazie alle ottime prestazioni di quel periodo, vinse il premio di miglior giocatore danese nel 2008.

La stagione 2008/2009 fu anche l’ultima della sua carriera calcistica.

Gordon Cowans, il recordman di presenze

Il centrocampista giocò qui tra gli anni ’70 e gli anni 90. Di quella squadra, Cowans fu uno dei leader indiscussi, anche della Coppa dei Campioni vinta dai suoi nel 1982. Nel 1985 si trasferì al Bari, dove rimase per 3 stagioni prima di rientrare nuovamente all’Aston Villa, tornando ad essere in poco tempo uno dei perni della squadra.

Tra il 1991 e il 1993 militò nel Blackburn, poi ecco il secondo ritorno ai Villans, dove giocò un’ultima stagione da comprimario prima di abbandonare definitivamente il club. In tutto questo tempo, Gordon Cowans totalizzò la bellezza di 474 presenze, in cui realizzò 57 gol e 25 assist. Ad oggi risulta ancora essere il recordman di presenze nella storia dell’Aston VillaAd oggi risulta ancora essere il recordman di presenze nella storia dell’Aston Villa, un dato che lo pone come una delle più grandi leggende del club inglese.

Peter Withe, un grande bomber nell’Aston Villa

Rimanendo sempre nello stesso periodo storico, tra le fila dell’Aston Villa ci fu un grande attaccante che segnò quell’epoca d’oro. Stiamo parlando di Peter Withe, attaccante che giocò per il club tra il 1980 e il 1985. Fin dalla prima stagione, dimostrò subito il proprio valore, realizzando 21 gol e 7 assist in 40 presenze complessive tra tutte le competizioni. Prestazioni che consentirono all’Aston Villa di vincere il campionato e qualificarsi alla Coppa dei Campioni.

Proprio in questa competizione, il 26 maggio 1982, Withe entrò definitivamente nei cuori dei propri tifosi. In Coppa, fino a quel momento, aveva realizzato solo 2 gol, entrambi nella prima partita, ma nel momento decisivo, nella finale contro il Bayern Monaco, fu proprio lui a segnare l’unico gol del match, regalando al club l’unica Coppa dei Campioni della sua storia. Nel complesso, l’attaccante totalizzò 223 presenze con l’Aston Villa, condite da 90 gol e 24 assist.

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