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Stelle del passato – Benfica: un bomber sublime e tanti campioni
Tra le stelle del passato del Benfica abbiamo giocatori formidabili. Uno, in particolare, ha riscritto la storia del club.
Mercoledì sera sarà di nuovo tempo di Champions League. Gli uomini di Italiano andranno al Da Luz per sfidare il Benfica. La squadra portoghese ha una storia gloriosissima, tante leggende di questo sport ne hanno fatto parte, contribuendo ad arricchirne il valore. Ecco quali sono le stelle del passato che hanno giocato nel Benfica.
Quim, tra mille difficoltà
Il portiere portoghese militò al Benfica tra il 2004 e il 2010. Durante questo periodo di 6 stagioni, la sua titolarità fu piuttosto altalenante. Nella prima stagione, in cui il club conquistò il titolo, divenne titolare dalla quindicesima giornata. Da lì fu lui a difendere i pali della squadra fino alla vittoria finale.
L’ottimo rendimento da lui tenuto in quella seconda parte di stagione, gli consentì di partire come portiere titolare nella stagione successiva. Titolarità che però venne nuovamente messa in discussione dall’arrivo di Moretto, ingaggiato dai lusitani per via degli infortuni dello stesso Quim e di Moreira, il suo secondo.
Dalla stagione 2006/2007, con l’arrivo in panchina di Fernando Santos, si riprese definitivamente il suo posto tra i pali, che mantenne fino al suo addio. Chiuse la sua esperienza con la maglia del Benfica dopo: 178 presenze, 155 gol subiti e 79 clean sheets. Durante quel periodo inoltre vinse 2 campionati nazionali, 2 coppe di lega e il titolo come miglior portiere della stagione nell’annata 2007/2008.
Luisao, pilastro difensivo
La carriera europea del centrale brasiliano si sviluppò interamente con questa maglia. Arrivato nel 2003 dal Cruzeiro, giocò per i lusitani fino al 2018, anno del suo ritiro dal calcio. Nella sua prima stagione non giocò tantissimo, ma dimostrò subito di essersi ambientato bene nella nuova realtà. Chiuse il 2003/2004 con 15 presenze e ben 3 gol segnati. Nell’annata successiva quella dello scudetto, si prese definitivamente la leadership della difesa. Segnò inoltre un gol pesantissimo nell’1-0 della penultima giornata contro i rivali dello Sporting Lisbona. Partita che sancì il sorpasso definitivo in classifica.
Un brutto infortunio al ginocchio nel 2007 lo tenne fuori dai giochi per molto tempo. Rientrò a stagione 2007/2008 già iniziata. Di lì a poco si prese la fascia di capitano della squadra, quella con cui andò vicinissimo ad alzare il trofeo dell’Europa League nel 2014, partita persa ai rigori contro il Siviglia. Sarebbe stato un successo storico per i portoghesi, che attendono da una vita il ritorno alla vittoria di una coppa europea.
Concluse la sua avventura proprio nel 2018, dopo una carriera strettamente legata al suo Benfica. Ad oggi è ancora per distacco il recordman di presenze con questa maglia, ben 563, condite da 49 gol e 18 assist. Durante i suoi 15 anni in Portogallo vinse: 6 campionati portoghesi, 3 coppe portoghesi, 7 coppe di lega portoghese e 4 supercoppe nazionali.
Rui Costa, talento puro
Uno dei giocatori più talentuosi passati da qui fu sicuramente Manuel Rui Costa. Centrocampista dalla tecnica sublime, che in carriera passò diversi anni anche in Italia, deliziando i tifosi di Fiorentina e Milan. Ma la carriera ad alto livello di Rui Costa partì proprio dal Portogallo, il suo paese d’origine. Cresciuto nelle giovanili del Benfica, ci tornò nel 1991, la sua prima esperienza con i lusitani durò 3 stagioni.
Già durante questo periodo mostrò la sua immensa classe, quella che convinse proprio la Fiorentina a portarlo nel Bel Paese. Dopo una lunghissima parentesi italiana, nel 2006 tornò nella squadra che l’aveva cresciuto. Qui, dopo una prima stagione senza particolari acuti, nella seconda giocò con grande continuità realizzando anche 5 gol e 5 assist. Fu anche decisivo a inizio annata per la qualificazione dei suoi ai gironi di Champions League, con una doppietta realizzata nell’andata contro il Copenaghen.
Nel 2008 annunciò definitivamente il ritiro dal calcio giocato, per il dispiacere dei suoi tifosi. Chiuse la sua doppia avventura con il Benfica dopo aver totalizzato 186 presenze e 31 gol. Vinse con i lusitani anche 1 campionato nazionale e 1 coppa di lega.
Eusebio, una leggenda del calcio
Quando si parla di Benfica, uno dei primi nomi che viene in mente è per forza il suo, quello di uno degli attaccanti più forti mai esistiti nella storia del calcio. La carriera di Eusebio fu un qualcosa di straordinario e venne da lui vissuta quasi interamente con questa maglia. Inoltre, gli anni in cui Eusebio militò in questo club furono anche i migliori della storia dei lusitani.
Il bomber portoghese militò al Benfica dal 1960 al 1975. Il suo impatto sul club fu semplicemente spaventoso. Dalla stagione 1961/1962 cominciò a segnare con una continuità impressionante, aiutando i suoi a vincere tantissimi trofei in campionato sia nazionale che internazionale. Basti pensare che per ben 2 stagioni arrivò a toccare (in un caso superare) quota 40 reti solo considerando il campionato.
Grazie anche ai suoi 5 gol, il club vinse nel 1962 la Coppa dei Campioni. In finale batterono il Real Madrid per 5-3, partita in cui Eusebio segnò una doppietta. Quando lasciò il club nel 1975, lasciò un vuoto pesantissimo su tutto il club. Per lui ben 473 gol in 440 sfide ufficiali, numeri che lo pongono di diritto nell’olimpo del calcio mondiale. Oltre alla Coppa dei Campioni del 1962 vinse: 11 campionati nazionali, 5 Coppe di Portogallo, 2 Scarpe d’Oro e 1 Pallone d’Oro nel 1965.
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