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Stelle del passato – Venezia: i migliori giocatori dei lagunari
Da Filippini a Maniero: il Venezia ha avuto diverse stelle nel suo passato. Giocatori che, con questa maglia, hanno fatto la differenza.
Domani sera ripartirà la lotta del Bologna per l’Europa, alle 20:45 arriverà il Venezia. Gli avversari sono attualmente ultimi in campionato, ma negli anni hanno visto passare giocatori di un certo spessore. Ecco alcune stelle del passato del Venezia.
Giovanni Bubacco, portiere con più presenze
Il portiere militò nei lagunari tra gli anni ’50 e gli anni ’60. La carriera di Giovanni Bubacco ha Venezia si sviluppò prevalentemente in Serie B, con anche un po’ di presenze tra Serie A e Serie C. Fu lui il portiere del Venezia nelle vittorie dei due campionati di Serie B ottenuti dal club rispettivamente nel 1961 e nel 1966.
Proprio questi furono i due punti più alti della sua storia nella squadra veneta. Abbandonò la squadra dopo la sconfitta nel paly-out di Serie B del 1968 per andare a giocare al Chioggia. Ancora oggi risulta essere il portiere del Venezia con più presenze in assoluto. Dal 1957 giocò 195 partite, subendo 222 gol e ottenendo 65 clean sheet.
Giancarlo Filippini, tra i difensori più iconici
Uno dei difensori che più vengono ricordati in laguna. Giancarlo Filippini arrivò al Venezia nel 1989, quando la squadra militava in Serie C. Da lì si sviluppò la sua prima storia veneta, che durò fino al 1993. Dopo una breve parentesi alla Reggiana, ecco il ritorno a Venezia, dove continuò a giocare fino al 1998.
Nella sua carriera realizzò pochi gol, ma alcuni pesanti, come quello del definitivo 1-2 contro il Montevarchi nella penultima giornate del campionato 1989/1990. Nella sua ultima stagione veneziana, contribuì alla storica promozione in Serie A del club, cosa che non gli riusciva da trentuno anni. Lasciò Venezia per andare all’Hellas Verona dopo 232 presenze, 6 gol e 1 assist.
Raffaele Cerbone, tanta qualità a centrocampo
Centrocampista col senso del gol. Raffaele Cerbone giocò al Venezia solo per tre stagioni, dal 1993 al 1996, ma ebbe un grosso impatto sulle prestazioni di quella squadra. Appena arrivato dalla Casertana, fece siglare subito il proprio record personale di marcature in un singolo campionato: 13. Quell’anno fu molto impattante anche in Coppa Italia grazie al gol segnato alla Juventus e alla doppietta realizzata contro la Fiorentina. In questa competizione, i lagunari si spinsero addirittura fino ai quarti di finale.
Il suo bottino di reti in campionato incrementò nella stagione successiva, quando arrivò a realizzarne 14. Se ne andò al termine della stagione successiva, 1995/1996, senza la soddisfazione di riuscire a trascinare i suoi verso la Serie A. Chiuse la sua esperienza nelle fila della squadra veneta dopo 115 presenze e 38 gol.
Filippo Maniero, una delle stelle di quel Venezia
Il più grande bomber passato da qui negli anni 2000. La carriera di Maniero a Venezia iniziò nel 1998, quando arrivò dal Milan per rilanciarsi. Il suo impatto sulla squadra fu incredibile: nella prima stagione in Veneto realizzò subito 12 gol in 26 partite, dando un grosso contributo alla permanenza in Serie A dei suoi.
La stagione successiva fu la meno positiva per lui dal punto di vista realizzativo, con 9 gol segnati in 30 partite, il Venezia retrocesse. Il bomber dei lagunari però si riprese subito la squadra sulle spalle e, grazie ai 15 gol realizzati in quell’anno, la aiutò alla promozione immediata. La stagione successiva fu la migliore per lui dal punto di vista realizzativo, ma fu anche quella della seconda retrocessione in pochi anni. Nonostante i ben 18 gol realizzati (sui 30 complessivi della squadra), arrivarono ultimi.
Abbandonò la piazza al termine di quella stagione per spostarsi a Palermo. In 4 stagioni realizzò 59 gol e 8 assist in 128 presenze.
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