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Storia di dati – Bologna-Atalanta: numeri di un pareggio combattuto

Bologna-Atalanta finisce 1-1: statistiche a favore degli ospiti, ma il Bologna regge difensivamente con numeri da squadra compatta.

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Riccardo Orsolini in Bologna-Atalanta
Riccardo Orsolini in Bologna-Atalanta (© Damiano Fiorentini)

Il pareggio per 1-1 tra Bologna e Atalanta ha messo in luce due squadre con filosofie di gioco e approcci tattici differenti. Da un lato, l’Atalanta ha dominato il campo con un possesso palla del 64%, dall’altro il Bologna ha saputo difendersi con ordine e grande intensità, strappando un punto prezioso nonostante le statistiche siano a favore della squadra di Gian Piero Gasperini.

Il dato più rilevante riguarda gli Expected Goals (xG): 0.10 per il Bologna contro i 2.00 dell’Atalanta, un divario che testimonia la mole di gioco offensivo creata dai bergamaschi, incapaci però di sfruttare al meglio le occasioni. I nerazzurri hanno infatti creato ben 4 grandi occasioni da rete, senza riuscire a concretizzarle come avrebbero voluto, mentre il Bologna non ha avuto grandi opportunità ma ha capitalizzato al massimo l’unica vera chance avuta, grazie a un gol chirurgico.

Sul piano delle conclusioni, i numeri sono ancora più eloquenti: 23 tiri totali dell’Atalanta contro i 5 del Bologna. Tuttavia, solo 5 tiri della Dea hanno centrato lo specchio della porta, contro l’unico tiro in porta dei rossoblù, che è valso il gol. La difesa bolognese è stata spesso messa sotto pressione, con 7 tiri bloccati e due pali colpiti dagli avversari, ma ha resistito con grande prontezza, grazie anche a 3 parate decisive del portiere rossoblù.

La supremazia dell’Atalanta si è vista anche nei calci d’angolo, con un numero schiacciante di 9 a 2 a favore dei bergamaschi, e nei tocchi in area avversaria, con ben 47 contro i soli 10 del Bologna. Tuttavia, la squadra di Vincenzo Italiano ha saputo resistere anche grazie alla solidità nei contrasti vinti (67%) e un’ottima organizzazione difensiva, che ha visto i rossoblù effettuare 10 intercetti e 54 recuperi.

Il confronto con il match contro il Monza

Se paragoniamo le statistiche di Bologna-Atalanta a quelle della penultima partita giocata dai rossoblù contro il Monza, emergono alcune differenze interessanti. Contro il Monza, il Bologna aveva dimostrato una maggiore propensione offensiva e un controllo del gioco più deciso, con un possesso palla del 58% contro il 42% degli avversari, mentre contro l’Atalanta si è dovuto adattare a un ruolo più difensivo.

Le occasioni create e gli Expected Goals contro il Monza sono stati superiori rispetto alla sfida con l’Atalanta, con uno xG di 0.76 a fronte del 0.10 contro i bergamaschi. Inoltre, contro il Monza, il Bologna aveva tirato ben 15 volte, contro i soli 5 tiri registrati contro l’Atalanta, a dimostrazione di una partita in cui i rossoblù erano riusciti a giocare un calcio più propositivo. Anche il dato sui tocchi in area di rigore evidenzia questo contrasto: contro il Monza, il Bologna è entrato 21 volte nell’area avversaria, mentre contro l’Atalanta è accaduto solo 10 volte.

Tuttavia, nonostante le numerose occasioni, contro il Monza i felsinei non erano riusciti a concretizzare la loro superiorità, a causa della grande prestazione del portiere brianzolo che aveva realizzato 6 parate, mentre contro l’Atalanta l’efficacia è stata massima, sfruttando una delle poche opportunità avute.

Bologna-Atalanta: una lotta fisica e tattica

La partita contro l’Atalanta è stata combattuta anche sul piano fisico, con 16 falli commessi dal Bologna e 12 dall’Atalanta. In difesa, entrambe le formazioni si sono distinte per l’impegno nei contrasti (17 vinti dal Bologna, 18 dall’Atalanta), ma è stata soprattutto la capacità del Bologna di chiudere gli spazi e difendere con ordine a fare la differenza, impedendo agli ospiti di concretizzare le molte occasioni avute.

Il match contro l’Atalanta ha mostrato quindi un Bologna solido e resistente. Questo punto, pur frutto di una prestazione sofferta per certi versi, potrebbe rivelarsi fondamentale per il prosieguo della stagione, dimostrando la capacità della squadra di Italiano di adattarsi alle diverse situazioni tattiche e di ottenere risultati anche contro avversari più quotati.

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