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Super Bologna e nuovi orizzonti, ma serve continuità

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Si era detto 6 punti, e il Bologna è a metà dell’opera. Parma e Benevento, due vasi di miele dove un orso indisturbato può ficcare la zampa e farne scorpacciata. Ieri, a proposito di orso, la terza rete di Orsolini al “Tardini” ha sancito una vittoria con tre reti che mancava dallo scorso 26 luglio, nel pezzo di campionato recuperato dopo il lungo stop dovuto al coronavirus. Finì 3-2 contro il Lecce al Dall’Ara, e la vittoria in extremis fu firmata proprio da Barrow nel recupero. Ecco, Barrow appunto. Il 22enne scuola Atalanta ha realizzato il tredicesimo e il quattordicesimo gol in campionato in dodici mesi, quelli trascorsi dal suo arrivo a Bologna. Se c’era bisogno di risposte, il Bologna a Parma le ha trovate tutte: in primis quelle relative all’attaccante gambiano, dimostrazione ulteriore che i frutti si ottengono con la pazienza e il duro lavoro, e non a caso le parole di Mihajlovic (“Stiamo insistendo molto su di lui come punta, spiegandogli i movimenti e le varie situazioni”) vanno in questa direzione, anche per giustificare i 13 milioni che Saputo ha sborsato per portarlo a Casteldebole.

Si sa, la pazienza non è una virtù nel calcio nostrano, e la doppietta nel primo tempo è servita ad allontanare momentaneamente tutti i fantasmi che aleggiavano sulle due torri e soprattutto sul suo rendimento. Se non è stata presa la tanto agognata punta, si fa con ciò che si ha in casa. Ma anche nel post partita sui nostri canali (vi invitiamo a rivederlo sulla nostra pagina Facebook) c’è chi ha domandato: sicuri che siamo fuori dalle secche? Ovviamente no. E consentiteci di dire che non crediamo che il Bologna lo sarà anche in caso di successo col Benevento. Manca ancora troppo tempo, ancora troppi avversari importanti (Napoli, Lazio, Inter) e non è certo per sfiducia.

Ma ciò che serve in una corsa a tappe ben più che in una cronometro, è la continuità di risultati. Il Bologna in un certo senso li ha avuti, infilando cinque pareggi di fila (“Con tutti i problemi che avevamo la cosa importante era non perdere”, ha confessato ancora Sinisa) quando l’unica vittoria fu quella col Verona, ora serve una sterzata. E’ sovente che nel calcio la testa faccia più delle gambe, pertanto se questo 3-0, frutto di un’ottima interpretazione del match, di tranquillità, gestione e concentrazione massima, fungerà da spinta per il decollo, i rossoblù daranno un senso maggiore al girone di ritorno come non hanno fatto con quello di andata. Serve che il tardo pomeriggio parmense non sia stato un fuoco di paglia o qualcosa di concesso dalla pochezza degli avversari, pur evidente. Serve che sia stato il punto e a capo di un periodo costantemente tormentato.

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