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Tarozzi: “Il derby emiliano dei giovani più interessanti della serie A” – 21 ott

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Tra pochi giorni lo stadio Renato Dall’Ara si trasformerà in un palcoscenico in cui si esibirà Bologna – Sassuolo e chi, meglio di noi, può conoscere le due avversarie se non qualcuno che ha vestito entrambe le maglie? Andrea Tarozzi ha raccontato il suo punto di vista in esclusiva per i lettori di 1000cuorirossoblu.

Sig. Tarozzi, alcuni dati eloquenti evidenziano un’eccessiva sofferenza fuori casa, la retroguardia rossoblù sta ballando un po’ troppo?
“Effettivamente, qualche gol di troppo l’abbiamo preso. I giocatori più affidabili, del reparto difensivo, sono senza alcun dubbio Gastaldello e Maietta, quindi, in assenza di uno dei due, la squadra soffre inevitabilmente. La loro esperienza e la loro capacità di gestire la retroguardia sono una delle colonne portanti rossoblù. Da quando veste la nostra maglia, Oikonomou ha condotto diversi buon campionati, ma quest’anno lo vedo un po’ più in affanno.”

I pasticci succedono quando gli esterni d’attacco non aiutano i terzini.. no?
“L’equilibrio è una cosa fondamentale per una squadra di calcio. Avere dei giocatori offensivi che danno una mano anche quando si subisce in fase difensiva può fare la differenza e cambiare le sorti di tante partite. Torosidis è un giocatore assolutamente affidabile che può insegnare tanto ai più giovani. Masina è un atleta che personalmente mi piace molto, deve crescere ancora sia tatticamente che mentalmente quindi non è giusto metterlo in croce per qualche errore. E’ necessario che impari a difendere 1 contro 1, e lo stesso discorso vale anche per Mbaye. Il ruolo del terzino è uno dei ruoli più complicati, perché, se si vuole fare la differenza, bisogna sapersela cavare da soli. Gli esterni d’attacco devono comunque accorrere sempre in loro aiuto, per garantire una difesa della porta ancora maggiore.”

Nell’ultimo quarto d’ora sono state incassate 6 delle 12 reti subite in totale. E’ un problema di stanchezza o di carattere?
“Sono sicuro che lo staff tecnico rossoblù stia analizzando e lavorando con la squadra proprio su questo tipo di osservazioni. Spesso, noi allenatori ci impegniamo a studiare questi dati nei minimi dettagli senza poi riuscire a darci una reale spiegazione. La matematica non mente, ma il calcio non ha logica. Capita di perdere partite quando si gioca bene , e vincerne altre giocando male, quindi è difficile giustificare questo accaduto. Sicuramente l’attenzione cala verso il termine del match, specialmente quando si arriva a giocare quasi fino al 100’ minuto.”

Quanto può influire la fiducia di un allenatore nel rendimento di un atleta e dell’intera squadra?
“La fiducia è un fattore fondamentale. Un bravo allenatore è colui che è in grado di trasmettere fiducia a tutto il suo organico, senza escludere nessuno, anche quelli che giocano un po’ meno. Questo penso sia uno dei punti forti di Donadoni.”

Il Sassuolo rientra dalla trasferta dell’Europa League con un punto in più in classifica, figlio di un pareggio di qualità contro il Rapid Vienna. Questo team sta crescendo a vista d’occhio.
“Non dimentichiamoci che il Sassuolo sarebbe quarto in classifica se non gli avessero tolto tre punti per il match contro il Pescara, quindi questa squadra sta diventando una realtà concreta del grande calcio italiano. Silenziosamente sta facendo la sua scalata verso il successo, costruita dal patron Giorgio Squinzi in circa 10 anni, grazie ad investimenti equilibrati e ben studiati. La sua disponibilità economica gli ha permesso di creare una società e una squadra competitiva da tutti i punti di vista, ed ora si stanno togliendo parecchie soddisfazioni. Non è facile affrontare una squadra come il Sassuolo, nonostante abbia giocato ieri sera e potrebbe essere fisicamente più stanca. Devo ammettere che in questo “derby emiliano” ci sono i giovani più interessanti della serie A, sarà una bella partita.”

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