Bologna FC
Terzi: «Il Bologna con Italiano ha fatto la miglior scelta possibile» (Il Resto del Carlino)
L’ex capitano e difensore rossoblù conosce bene Italiano dai tempi dello Spezia
Vincenzo Italiano è il nuovo allenatore del Bologna ormai da poco meno di 48ore, ancora non abbiamo sentito le sue dichiarazioni da rossoblù, ma c’è chi conosce molto bene sia lui che l’ambiente felsineo che garantisce sulla scelta del nuovo condottiero in panchina. Claudio Terzi, ex capitano rossoblù, è stato uno degli uomini chiave nello Spezia di Italiano che conquistò prima la promozione in A e poi una strepitosa salvezza.
Il difensore cresciuto tra le fila del settore giovanile del Bologna è stato intervistato tra le colonne del Carlino, dove ha espresso tutta la sua convinzione nel vedere il suo ex allenatore arrivare nella sua ex squadra.
Come lavora Italiano
«Sta sul campo ore ed ore, cura ogni dettaglio dando un identità fortissima alle sue squadre, prestando un’attenzione maniacale alle fase di possesso e non». Certamente Sartori, che ha voluto fortemente l’ex Viola, sapeva di poter dare continuità ad un progetto vincente con un allenatore che avesse simili caratteristiche a quelle di Motta. Terzi parla anche di principi sui quali Italiano non transige: «Come allenatore è molto sanguigno, crede tanto nel suo lavoro. Da tanto e chiede tanto, ma sa coinvolgere tutti. Se in una partita fai la prestazione ma in quella dopo lui pensa sia più utile un altro profilo non si fa problemi a lasciarti fuori. La regola però viene applicata con tutti e questo gli fa conquistare la stima del gruppo».
L’idea di calcio
Il Dall’Ara si è abituato quest’anno a vedere un calcio spettacolare, propositivo e spesso innovativo. Anche il tecnico di Karlsruhe, ha sempre portato le sue squadre a giocare in maniera moderna e non speculativa: «Il suo obiettivo – dice Terzi – è il dominio del gioco, che passa anche dal recupero palla alto. Con un’idea di fondo, tenere sempre la palla coperta, questo è quello che ti permette di tenere alta la linea difensiva».
Una filosofia di calcio, che specialmente nei calciatori più giovani, ma non solo, porta entusiasmo e voglia di sacrificio. Lo abbiamo visto quest’anno con la squadra di Motta ed è ciò che ci si aspetterà da quella di Italiano. Riavvolgendo il nastro della sua carriera, Terzi parla di quello Spezia inizialmente fece fatica a portare a casa i risultati ma poi conquisto lo promozione in A: «Noi calciatori capivamo di avere un allenatore che ci stava proponendo qualcosa di nuovo e ci siamo fidati di lui. Siamo poi stati ripagati con grandi soddisfazioni. Nell’anno della A abbiamo messo sotto anche qualche big, volendo sempre dominare il gioco».
La successione al contrario
Ora Bologna sarà ancora più esigente, dopo una stagione magnifica culminata con l’accesso alla Champions non sarà semplice sedere su quella panchina. Certamente bisognerà dare il giusto tempo ad Italiano per saldare i suoi principi all’interno del gruppo. A La Spezia fu Thiago Motta ad essere successore di Vincenzo Italiano, ora la storia si è capovolta: «Non fu facile per Motta prendere il posto dell’allenatore che aveva conquistato promozione in A e salvezza. Se c’era da rimpiazzare un allenatore top il Bologna con Italiano ha fatto la miglior scelta possibile».
Il rapporto con Italiano
Ora che anche l’ex difensore rossoblù è passato dal campo alla panchina, dove allena l’under-17 dello Spezia, vede in Italiano un punto di riferimento. Anche il rapporto tra i due è rimasto intatto: «Ci sentiamo spesso e sono ovviamente io a chiedergli consigli».
Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino
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