Bologna FC
The Day After – 21 Ott
Pioli o non Pioli? Questo è il problema
Il vero dilemma, alla luce dell’ennesima tragedia sportiva consumatasi al Mapei Stadium, è capire quante siano, in termini di percentuali, le colpe di Stefano Pioli e quale sia l’effettiva forza della squadra. In sintesi: è colpa dell’allenatore se la squadra non gira o è la rosa a non essere all’altezza della massima serie?
Partiamo con una premessa: la società ha perso, già da tempo, ogni briciolo di fiducia riposta in Pioli e se non lo cambia, non è per una sensibilità davvero fuori dal comune, ma per ragioni strettamente economiche. Troppi due allenatori a libro paga con relativo seguito: un lusso che questa proprietà non può permettersi.
Ecco quindi svelato il mistero per cui, nonostante l’ultimo posto in classifica e numeri davvero terrificanti ( 3 punti in otto giornate, nessuna vittoria, peggior difesa del campionato) Pioli rimanga saldo al suo posto. Almeno per il momento: perché in caso di sconfitta anche domenica contro il Livorno, il mister parmense non avrebbe più alibi.
La squadra, dal canto suo, sembra ancora essere schierata dalla parte dell’allenatore: perché a Reggio Emilia, nonostante la sconfitta, i rossoblù hanno dominato dal primo all’ultimo minuto, fabbricando un’infinita serie di palle goal e provando a raddrizzare la partita fino al fischio finale, seppur con esito negativo.
Certo, c’è una buona dose di sfortuna che sta accompagnando questo inizio infausto di campionato: i tre miseri punti, a dirla tutti, sono decisamente bugiardi, perché in più di un’occasione per gioco e qualità dimostrate, il Bologna avrebbe meritato di portare a casa almeno una vittoria.
Ma questo è il calcio, lo sport più spietato e cinico del mondo: con un solo tiro in porta, il Sassuolo si è aggiudicato la delicata posta in palio, lasciando l’ingrato ruolo di fanalino di coda al Bologna di Pioli.
Il tempo stringe, la classifica piange: gli alibi a disposizione di tecnico e giocatori sono ormai scaduti. La squadra, nonostante le cessioni varie, non è di certo da ultimo posto in classifica e, per quanto riguarda Pioli, stesso discorso: non si può esser di certo scordato il suo mestiere da un giorno all’altro!
Per questo, il tecnico parmense si merita almeno un’altra chance, un’altra possibilità: ma licenziamento o meno, siamo tutti certi del fatto che non sia lui il problema di fondo e che qualcun altro, nelle alte sfere dirigenziali, debba essere messo in discussione.
E magari anche esonerato.
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