Bologna FC
The Day After – 30 Set
Lo (s)PROFONDO ROSSO(blu)
C’è modo e modo di perdere: così proprio non si può.
Tralasciando le ovvie e veritiere scusanti del caso ( ovvero la lapalissiana superiorità di una Roma che lotterà fino alla fine per lo scudetto), ciò che rimane impresso negli occhi dopo novanta minuti del genere è l’immagine di un Bologna a dir poco imbarazzante, in balia dello straripante attacco avversario per tutta la serata, risultando a giochi fatti incapace di costruire la benché minima trama di gioco.
Una vera e propria disfatta; altroché asticelle e sogni di medio-alta classifica: giocando in questo modo, perfino la salvezza potrebbe diventare una chimera, soprattutto considerando l’andazzo positivo di quelle che dovrebbero essere le concorrenti in questa disperata lotta all’ultimo sangue.
Sul banco degli imputati all’indomani della tragica caporetto rossoblù, ci sono tutti: dalla società, colpevole dell’ennesimo calciomercato controproducente condotto senza un minimo di raziocinio, ai calciatori, rei dello scarso impegno messo in campo ieri sera e nelle precedenti apparizioni, fino all’allenatore.
Già, anche la posizione del prima intoccabile Stefano Pioli comincia ora a vacillare sotto i colpi di numeri e dati a dir poco impietosi, come i tre miseri punti raccolti in sei giornate ( terzultimo posto in classifica), con nessuna vittoria all’attivo ed una marea di reti subite che fanno della compagine rossoblù una delle più perforate del campionato, oltre a scelte a dir poco discutibili, come lo schierare in modo assiduo ed irritabilmente costante l’abulico Pazienza sulla mediana, punto nevralgico del centrocampo rossoblù, preferendolo al di certo non inferiore Della Rocca.
A dirla tutta però, considerato l’ottimo lavoro svolto in questi anni e l’attaccamento dimostrato alla piazza ed alla città, il mister parmense dovrebbe essere l’ultimo sulla lista a finire sulla graticola: sia per riconoscenza, sia per il fatto che in giro non ci sono certo allenatore migliori dell’attuale mister rossoblù ( esonerarlo per poi prendere un Ballardini, un De Canio o uno Stramaccioni sarebbe un autentico suicidio sportivo).
Vedendola sotto un’altra prospettiva, si potrebbe dire che il campionato rossoblù prenderà il via a partire dalla prossima cruciale sfida contro l’Hellas Verona in programma domenica prossima al Dall’Ara. Da lì, domenica 6 ottobre, il Bologna incontrerà in ordine, oltre alla già citata squadra scaligera, Sassuolo, Livorno, Cagliari, Chievo e Atalanta, per un mese ad alta tensione che fornirà i definitivi connotati del Bologna 2013-2014, per certificare in via finale le prospettive sue e del suo allenatore, per capire se ancora una volta mister Pioli riuscirà a risollevare le sorti della causa rossoblù, conservando di conseguenza la sua amata panchina.
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