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The Day After: Benevento-Bologna, “la dura legge del gol”

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Così era intitolato il celebre album degli 883 e ieri al Vigorito ne è andata in scena la perfetta rappresentazione. Assunto ribadito dallo stesso Siniša Mihajlović che nel dopo partita ha sentenziato: “Ci è mancato solo il goal”.

In effetti il Bologna la sua prestazione l’ha fatta, lo dimostrano i dati: 60% del possesso palla in favore dei rossoblù, 12 tiri a 4, di cui 7 indirizzati direttamente nella porta difesa da Montipò, decisamente in giornata e migliore dei suoi per distacco. È vero, aggrapparsi ai dati non serve a vincere le partite, ma può essere una solida base da cui ripartire, nonostante non possa passare in secondo piano la moltitudine di occasioni sprecate, citofonare Skov Olsen. D’altronde per vincere, “bisogna fare goal” (cit.) poco importa come. Concetto perfettamente assimilato dagli uomini di Inzaghi che alla prima vera occasione non hanno perdonato andando in goal con un volpone d’area di rigore come Lapadula. Ennesima rete subita dai rossoblù che nonostante l’indubbia superiorità tecnica non sono riusciti a ribaltare una partita per certi versi maledetta, arricchita dal consueto richiamo al VAR che ha strozzato in gola il pareggio di Svanberg.

Se da un lato l’esuberanza mostrata contro il Parma ha certificato la buona qualità della manovra rossoblù, la sterilità offensiva offerta ieri contro le Streghe conferma come la squadra soffra ancora di troppi alti e bassi, probabilmente dettati dalla giovane età anagrafica e della mancata cattiveria davanti alla porta che, in serie A, costa caro. Arriverà una punta? Difficile. Un centrale? Probabile. L’infortunio di Medel, a poche ore dalla chiusura del calciomercato, potrebbe infatti cambiare le granitiche strategie di mercato di Bigon e Sabatini che con ogni probabilità cercheranno di chiudere per un difensore centrale, vista l’ormai nota serie negativa che il Bologna si trascina dallo scorso campionato. La sconfitta di Benevento non può – e non deve – gettare tifoseria e giocatori nello sconforto, ma dovrà servire da prezioso spunto di riflessione affinché beffe di questo tipo si ripetano il meno possibile. 

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