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Bologna FC

The Day After: E come l’anno scorso… – 18 ago

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Si comincia così come era finita: perdendo, tanto per cambiare. Da maggio ad agosto, tre mesi e una retrocessione dopo, la sinfonia non cambia: al Dall’Ara passa l’Aquila, formazione di Lega Pro, padrona del campo dal primo all’ultimo minuto dei supplementari. Troppo facile, del resto, contro un Bologna talmente orrendo da non sembrar vero. Della serie: il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Cambiano i giocatori, ma il risultato è sempre lo stesso: prestazioni inguardabili, contro squadre di categorie inferiori, capaci di dominare senza problemi la strenua resistenza dei giocatori in maglia rossoblù. Un film già visto fin troppe volte. Eppure, del gruppo retrocesso lo scorso anno, vi erano solo due residui: i terzini Garics e Morleo. Entrambi, soprattutto l’austriaco, a dir poco disastrosi. Per il resto solo volti nuovi ( o quasi): come ad esempio quello di Nando Coppola, l’unico a salvarsi in questa fredda ed atipica serata di metà agosto, con alcune bella parate atte ed evitare un passivo ben peggiore.

Per il resto, notte fonda: male l’attacco, con un Cacia ancora palesemente lontano dalla miglior condizione ed un Troianiello ancora avulso dagli schemi della squadra. Da rivedere anche i giovani: Pasi e Ferrari su tutti. Bloccato e poco dinamico anche il centrocampo: deludente Matuzalem, la presunta anima ed arma in più di questa squadra. Chiaramente in confusione anche mister Lopez, conscio di essere ancora lontano dall’obiettivo: quello di avere una squadra pronta per affrontare la prima insidia di campionato, il 29 agosto, in quel di Perugia.

Serviranno almeno altri 3-4 elementi per rendere questa squadra competitiva: e questo nonostante il calcio di ferragosto valga tradizionalmente poco o nulla. Nel senso che il trarre giudizi affrettati sarebbe chiaramente attività ingiusta oltre che inadeguata. Anche se, come logica impone, è sempre meglio stare attenti anche al più piccolo campanello d’allarme: ed al Dall’Ara, di campanelli, ne sono suonati in numero sufficiente da comporre un’orchestra sinfonica.

Un rinforzo per reparto: questo è in sintesi quello che ci si aspetta dal d.s. Fusco da qui al 31 agosto. Magari prodigandosi, nel frattempo, anche per cedere gli esuberi e fuori rosa ( Perez, Pazienza ed Acquafresca). Il tutto aspettando chiaramente novità sul fronte societario: non c’è che dire, nonostante la stagione sia appena agli inizi, i grattacapi da risolvere non mancano in casa Bologna. Ma del resto, dov’è la novità?

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