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The Day After: il punto su Nigeria vs Italia 2 a 2- 19 Nov

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Alla faccia dell’amichevole: quella tra Italia e Nigeria, per intensità e tenacia messe in campo, è sembrata senza ombra dubbio più uno partita valida per l’accesso ai mondiali che un incontro dove il punteggio finale non contava granchè

Nella splendida cornice del Craven Cottage di Londra ( stadio del Fulham) è finita 2-2, con la sensazione che, senza qualche legno ed errore sotto porta di troppo, il risultato avrebbe potuto essere di dimensioni ben maggiori: l’Italia, in vantaggio inizialmente e poi costretta rincorrere, chiude così il suo 2013 con una prestazione confortante, condita da diverse  nuove certezze per il mondiale del giugno prossimo, come ad esempio il ritorno dal primo minuto di Giuseppe Rossi, subito in rete nei primi minuti grazie ad una splendida azione realizzata in tandem col compagno Balotelli.

 Il giocatore viola ( che non segnava in nazionale dal giugno 2011, poco prima del grave infortunio ai legamenti) autore di un campionato fin qui straordinario, potrà essere uno dei protagonisti della prossima rassegna mondiale, data la forma eccezionale e l’intesa già affiatata col collega milanista. L’attacco dunque convince, così come il centrocampo ( a parte la nota stonata Thiago Motta, apparso fuori condizione) dove, dietro i soliti mostri sacri quali Pirlo, Montolivo e compagnia bella, scalpitano il jolly Giaccherini, anche ieri sera in goal, il parmense Parolo ed Alino Diamanti, la cui punizione nei minuti finali si è stampata sulla traversa della porta nigeriana

Se  due reparti su tre convincono sia nei titolari che nelle riserve, c’è n’è però un altro, quello difensivo, che è nel centro del mirino dei critici: troppi infatti i goal subiti nelle ultime uscite contro attacchi per nulla irresistibili quali, oltre quello nigeriano, quello armeno e danese.

D’accordo, la difesa di stasera era per metà sperimentale ( Pasqual terzino, Ogbonna centrale e Sirigu in porta),ma anche i presunti titolari quali Buffon, Barzagli e Bonucci nelle ultime partite non avevano brillato: la retroguardia va dunque assolutamente risistemata perché, per arrivare in fondo ad un Mondiale, c’è bisogno di una difesa che assomigli in tutto e per tutto ad una cassaforte inespugnabile.

 

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