The Duel – Arnautovic vs. Abraham

All’andata fu una vittoria meritatissima per il Bologna, che si impose sulla Roma per 1-0 grazie alla rete di Svanberg. Inevitabilmente, quella gara aveva acceso nei tifosi rossoblù le speranze di un sogno europeo. 
La situazione, oggi, è ben diversa da un punto di vista della classifica: i rossoblù sono al tredicesimo posto, lontani da qualsiasi piazzamento europeo, ma la squadra c’è e ha ritrovato una propria identità. La clamorosa vittoria con l’Inter ne è stata la prova. Il Bologna che domenica sera scenderà in campo all’Olimpico non è la stessa squadra dell’ultima volta in quello stadio (a febbraio, quando il Bologna venne travolto 3-0 dalla Lazio).
La Roma, dal canto suo, viene da un importante pareggio in Conference League con il Leicester, gara giocata ieri sera in Inghilterra. I giallorossi sono più forti sulla carta, questo si sa, ma è possibile che le energie spese in Conference possano farsi sentire domenica sera.

Guardando le rose di entrambe, la prima sfida che salta immediatamente all’occhio è quella tra Tammy Abraham e Marko Arnautovic, i capocannonieri delle rispettive squadre.
All’andata, l’attaccante della Roma fece una prova sottotono. L’inglese, però, è già a quota 15 reti in questo campionato (due soli gol in più dell’austriaco): dato che è significativo, considerando la giovane età di Abraham e che è alla prima esperienza in Serie A.
L’attaccante della Roma si è anche rivelato un discreto uomo assist (4 fin qui, uno solo invece per Arnautovic).

Se però l’austriaco sta vivendo un momento di forma eccellente, avendo segnato 4 reti nelle sue ultime tre partite (si esclude l’Udinese in quanto squalificato), Abraham non segna in campionato dal 20 marzo, giorno in cui ha segnato una doppietta nel derby. L’inglese ha però segnato nella gara di ritorno con il Bodo Glimt in Conference League, giocata il 14 aprile.
L’attaccante della Roma può giocare sia come esterno, sia come attaccante centrale.

Arnautovic ha dalla sua un grande bagaglio di esperienza (nonostante questo sia solo il suo secondo anno in Serie A), mentre Abraham è ancora piuttosto giovane, ma si è già contraddistinto per le sue indubbie qualità.
Entrambi hanno dimostrato di essere abili in fase di finalizzazione, ma danno una grande mano anche in fase di costruzione, specialmente Arnautovic, capace di segnare, creare la giocata e tenere su la squadra quando necessario. Insomma, l’austriaco si sta dimostrando un attaccante tuttofare.

Essendo entrambi dotati di un’elevata statura si contraddistinguono per i colpi di testa (l’ultimo gol di Arnautovic è arrivato proprio così). Nei duelli aerei sono quindi particolarmente forti: media di 2,2 duelli aerei vinti a partita per Abraham, 0,8 per l’attaccante rossoblù.
Colpisce il dato relativo ai tiri in porta a partita: media di 2,6 per entrambi, e non è un caso che siano i due giocatori con più pali colpiti in questo campionato.

Sono due centravanti in grado di fare bene la sponda ai compagni, molto abili anche nei passaggi filtranti. 
Rientra tra le loro principali caratteristiche il giocare la palla sulla corsa dei compagni.

Abraham si distingue soprattutto per la grande velocità, Arnautovic per l’eccellente visione di gioco e una imponente fisicità, cosa che all’attaccante della Roma un po’ manca, nonostante sia molto alto. L’inglese eccelle nell’attacco alla profondità, ma deve assolutamente migliorare la protezione del pallone, cosa in cui invece eccelle Arnautovic.

In generale, Abraham è un attaccante molto più classico e tradizionale rispetto ad Arnautovic, il punto in cui l’attaccante inglese dà il meglio di sé sono sicuramente gli ultimi sedici metri.
Entrambi si contraddistinguono per la loro imprevedibilità.

Quello che è certo, è che la Serie A necessita di attaccanti così.
La parola spetta, ora, al campo.

(Fonte: Whoscored, Sky Sport)

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