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Bologna FC

The Duel – Barrow vs. Vlahovic

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Domenica alle 15 si giocherà Bologna-Fiorentina al Dall’Ara.

I rossoblù dovranno assolutamente riscattare la disastrosa prova di Bergamo, i viola dall’altra parte arrivano dal pareggio per 1-1 contro la Juventus.
Umori differenti per le due squadre; ma il derby dell’Appennino è da sempre una partita molto sentita, motivo per cui tutti sono chiamati ancor di più a dare il massimo.
La Fiorentina ha vissuto una stagione tra alti e bassi, e adesso è alla ricerca della matematica salvezza.
Il Bologna per certi aspetti ha vissuto un campionato simile, alterando ottime prestazioni a partite in cui è stato in balia dell’avversario, come accaduto domenica a Bergamo.

Bologna-Fiorentina sarà anche la sfida tra due grandi attaccanti: Musa Barrow e Dusan Vlahovic.

Il gambiano è al suo secondo anno sotto le due torri e in questo campionato ha ricoperto principalmente il ruolo di esterno sinistro, alterandolo al ruolo di prima punta, nel 4-2-3-1 di Mihajlovic.
E’ evidente che Barrow non sia la classica prima punta, tuttavia sta imparando a gestire anche quel tipo di ruolo. 
Barrow ama partire dalla sinistra per poi accentrarsi e provare a segnare, è un giocatore che per esprimere al meglio le sue qualità deve giocare quanto più possibile vicino alla porta.
Il gambiano ha disputato ben 33 partite quest’anno, è in assoluto uno dei giocatori che più ha utilizzato Mihajlovic.
I numeri parlano chiaro: 8 gol e 8 assist per lui quest’anno. Pochi giovani in Europa possono vantare questi numeri. 
Barrow in questa stagione ha tirato per ben 75 volte (con una media di 2,2 tiri a match): è un giocatore estremamente offensivo, poco adatto a fare anche la fase difensiva, anche se in più di un’occasione lo si è visto andare a sacrificarsi dietro. E’ il secondo giocatore in rosa ad aver percorso più kilometri (9922) dopo Tomiyasu, segno di come il gambiano spenda tanto in campo.
E’ un attaccante che ha nelle corde anche il tiro dalla distanza, preciso e potente.
Riesce anche a fornire spesso passaggi chiave, e lo dimostrano gli 8 assist forniti solo quest’anno, questo grazie anche alla sua discreta precisione nei passaggi (76,8%).
Predilige i lanci lunghi, che gli riescono sempre discretamente bene; è solito anche effettuare cross per i compagni (media di 0,9 cross a partita).
I suoi punti deboli? Sicuramente non eccelle nei duelli aerei (difficilmente infatti il gambiano segna di testa), la media dei duelli vinti a partita si aggira attorno allo 0,6%.
L’altro punto debole di Barrow è molto probabilmente il possesso della palla, il gambiano infatti su questo deve migliorare molto (2,8 palle perse a partita).
Sicuramente il tempo per crescere non gli manca.

ll serbo, invece, è a Firenze dal 2018. Nella Viola Vlahovic ricopre il ruolo di seconda punta nel 3-5-2, dietro a Ribery.
Anche lui è stato in assoluto uno dei giocatori più utilizzati sia da Iachini sia da Prandelli, il serbo ha infatti disputato ben 32 partite, in questa stagione.
I gol sono 17 fin’ora (di cui 5 su rigore), e per una seconda punta sono numeri eccellenti. Se per i gol fatti Vlahlovic ha dimostrato di essere più finalizzatore di Barrow, per quanto riguarda gli assist forniti il gambiano ha fatto molto meglio. Vlahovic, infatti, ha fornito solo 2 assist quest’anno, per una media di 2,4 tiri a partita.
A differenza del gambiano, Vlahovic spicca nei duelli aerei (media di 2,8 duelli aerei vinti a partita), forte anche dei suoi 190 cm di altezza.
E’ abile nel giocare di sponda per i compagni, e fa dei calci piazzati uno dei suoi punti di forza, è dotato infatti di un mancino molto preciso.
Il suo stile di gioco raramente prevede di buttarsi nei contrasti.
Anche lui, come Barrow, ha i suoi punti deboli. E’ un giocatore dotato esclusivamente all’attacco, molto raramente contribuisce alla manovra difensiva, non è nelle sue corde sacrificarsi per tornare a difendere. 
Molto spesso si trova ad agire sul filo del fuorigioco, andando poi in posizione di offside (0,8 a partita).
Difficilmente riesce a proteggere bene il pallone, la sua percentuale di palle perse a partita è esattamente uguale a quella di Barrow: 2,8.
Quello che è certo è che questo diventerà un grande attaccante, classe 2000 ma con una personalità da fare invidia a tanti giocatori.

Bologna-Fiorentina sarà una sfida tutta da vivere, due squadre che attaccano e che hanno tanta qualità in ogni reparto; anche se i rossoblù dovranno fare a meno di Schouten, Dijks e quasi certamente anche di Tomiyasu.
La parola va al campo.

(Fonti: Lega Serie A; Who scored)

 

 

 

 

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