The Duel – Skov Olsen vs. Barak

Il prossimo, e penultimo, avversario del Bologna in questo campionato sarà il Verona di Juric, una squadra molto tosta e difficile da affrontare.
Ci si aspetta una partita combattuta, con due squadre che hanno acquisito una precisa identità nel corso degli ultimi anni; il Bologna vorrà di certo riscattare la sconfitta contro il Genoa, anche se la prestazione è stata tutt’altro che scialba, il Verona invece questa sera affronterà il Crotone già retrocesso.
Non sarà di certo una partita semplice per i rossoblù.

Verona-Bologna vedrà anche sfidarsi due giocatori di qualità come Antonin Barak e Andreas Skov Olsen.
Barak è di natura un centrocampista offensivo centrale, ma molto spesso lo si vede giocare da esterno destro nel 3-4-2-1 di Juric; il danese ricopre il ruolo di esterno destro nel 4-2-3-1 del Bologna.
Sono, quindi, due giocatori spiccatamente offensivi. Tuttavia, non è una novità vedere Skov Olsen andare a difendere quando l’avversario attacca, e questa cosa gli riesce anche discretamente bene, rispetto al suo compagno di ruolo Orsolini. Il danese è infatti dotato di buona corsa, cosa che gli permette di farsi tutta la fascia.
Lo stesso Barak è molto utile in fase difensiva a Juric, dal momento che basta vedere la media di palle spazzate a partita (1,1) per capire quanto il ceco aiuti nel reparto arretrato.
Tuttavia, entrambi non sono nuovi a perdere palla favorendo la ripartenza avversaria.
Skov Olsen ha una media di 1,2 palle perse per gara, Barak di 1,3. Il ceco trova, infatti, nei contrasti uno dei suoi punti deboli, spesso li perde oppure si trova costretto a fare fallo (media di 1,8 falli a partita, per un totale di 4 gialli e un rosso in questa stagione).

Skov Olsen, da questa stagione soprattutto, si sta ritagliando sempre più un ruolo importante nel Bologna di Mihajlovic, complice anche una stagione di Orsolini decisamente sottotono.
Le presenze collezionate dal danese sono state finora 24 in questo campionato, condite da 2 reti, 2 assist e 26 tiri, per una media di 1,2 tiri a partita. Dati che delineano come sia un giocatore prettamente offensivo. 
Barak è un punto fermo per Juric, e lo si vede anche dalle 32 partite disputate quest’anno dal ceco, che si è reso protagonista di 7 reti e 3 assist. I tiri di Barak sono stati 42 quest’anno, per una media di tiri a partita che supera di poco quella di Skov Olsen: 1,3.
Se c’è una cosa in cui Barak eccelle sono i duelli aerei (media di 2 duelli aerei vinti a partita), questo grazie anche ai suoi 190 cm di altezza. 
I duelli aerei sono, invece, uno dei punti deboli di Skov Olsen, insieme alla capacità di finalizzazione. Perché se è vero che il danese ha dimostrato di avere un buon tiro dalla distanza, e di avere due piedi molto educati, deve ancora migliorare parecchio sotto porta e soprattutto nella grinta e nella potenza dei tiri.
Il tempo è dalla sua parte.
Barak invece fa della finalizzazione uno dei suoi punti di forza, insiema alla capacità di fornire importanti passaggi chiave ai compagni (11 in questo campionato), con uno stile di gioco che predilige di gran lunga i passaggi lunghi (media di 1,6 a partita).

Lo stesso Skov Olsen ha uno stile di gioco che gli permette di fornire importanti passaggi chiave alla squadra, grazie anche alla sua precisione nei passaggi (82,2%). Il gioco del danese è caratterizzato anche da un discreto dribbling, che sta cercando sempre più di migliorare con buoni risultati, ma soprattutto da una grande mole di cross, con i quali riesce spesso a rendersi pericoloso. Predilige di gran lunga i passaggi corti, al contrario di Barak.
Al contrario, l’attaccante del Verona è rarissimo vederlo crossare, basti vedere la sua media di cross a partita: 0,1.

Una sfida nella sfida che si preannuncia parecchio interessante.
Una partita da non sbagliare per il Bologna, in vista poi dell’ultima gara di campionato contro la Juventus.
Parola al campo.

(Fonti: Lega Serie A; Who Scored)

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