Bologna FC
Thiago Motta: «Calafiori in Nazionale? Decide Spalletti. Rinnovo? Ora conta la Fiorentina»
Questo pomeriggio, a due giorni da Fiorentina-Bologna, ha parlato in conferenza stampa Thiago Motta. Di seguito le sue parole.
I ragazzi stanno tutti bene?
«Karlsson ha preso un colpo al ginocchio, vediamo se portarlo con noi».
La Fiorentina reduce da tre sconfitte in campionato come viene vista?
«Rispettiamo tutte le squadre, non cambia nulla. Sulla carta giocheremo ancora con squadre più attrezzate, ma affronteremo tutti con il massimo impegno».
Ti aspettavi che Nzola andasse in una grande squadra? Cosa cambia tra lui e Beltran?
«Ha una grande potenzialità, soprattutto in profondità è un giocatore importante con una buona potenzialità fisica. Sia lui sia Beltran sono molto pericolosi».
Secondo te Calafiori è già pronto per la Nazionale?
«Va chiesto al tecnico della Nazionale. Spalletti lo conosce bene, è un ragazzo fantastico che sta facendo ottime cose. Con il ritorno di Lucumi ci sarà una bella concorrenza».
Hai notato qualcosa di diverso nel preparare la gara con la Fiorentina?
«Tutte le partite sono importanti, loro sono una buona squadra e noi dobbiamo pensare a cosa fare in campo per offrire una prestazione positiva».
Riguardo le parole di Ancelotti sulla libertà ai giocatori in campo.
«Tutto ciò che dice Carlo è da ascoltare, ho letto le sue parole. Per questo anche io lascio molta libertà ai miei giocatori di potersi esprimere al massimo. Noi allenatori da fuori possiamo solo aiutarli, ma poi i protagonisti sono loro. Non ho mai avuto riscontri dai miei giocatori in questo senso, se arriverà ci confronteremo».
Ferguson ha detto «Siamo fortissimi». Vedi questa consapevolezza nei tuoi giocatori?
«Quando arrivano i risultati è più facile, i giocatori si sentono bene e si vede. Sono consapevoli però che sulla carta ci sono squadre più attrezzate, noi dobbiamo essere uniti e determinati. Domenica affrontiamo una squadra che gioca in Europa, noi la rispettiamo e la affronteremo al massimo».
Con la Lazio hai giocato con Aebischer a destra, lo hai fatto perché c’era Luis Alberto?
«Dipende dalla partita, ho giocatori che possono stare sia a destra sia a sinistra».
Quando hanno diramato i calendari, ti saresti aspettato di essere così in alto dopo undici giornate?
«Pensavo a fare una buona preparazione, non ad altro. Quello che ho detto giorni fa è che non sto dicendo che abbiamo fatto poco, anzi. Non mi immagino tra due o tre mesi dove saremo, penso solo a domani».
Posch ti sta dando le stesse garanzie dello scorso anno?
«Ha avuto un periodo di stop, Stefan sta tornando ma è lo stesso ragazzo di sempre».
Nessun centrocampista ha fatto più gol di Ferguson da quando sei a Bologna tu, addirittura più di Rabiot e Koopmeiners.
«Lewis è un ragazzo che lavora tantissimo. Recupera sempre molto bene perché si allena davvero tanto. Il fatto che venga paragonato a giocatori di quel calibro dice già tutto di lui».
Come sta Kristiansen?
«Bene, è un giocatore molto interessante. Anche Lykogiannis sta facendo bene, si giocano il posto in allenamento. Questo fa crescere loro due e la squadra. Ci sono anche Calafiori e Corazza che possono fare quel ruolo».
Sei gol su otto sono arrivati nel primo tempo, è una casualità?
«I ragazzi hanno attenzione sempre, affrontando squadre forte devi sapere che hai di fronte anche l’avversario».
Che rapporto hai con Italiano? Siete due allenatori che tenete molto il pallone, ma in modo diverso?
«Rispetto professionalmente Italiano, fa da anni molto bene. Le sue squadre mettono spesso in difficoltà l’avversario, ha giocatori che attaccano l’area e che nel contatto sanno cercare un qualcosa in più. Sono molto pericolosi, fanno tanto cambio gioco con Martinez Quarta, Milenkovic o Ranieri. A centrocampo hanno qualità, è una squadra da rispettare per il livello. In difesa pressano in avanti e noi dobbiamo essere pronti a fare un’ottima prestazione».
Ci sarà un arco temporale per stabilire un obiettivo?
«Non ci penso ancora».
Sul rinnovo.
«Quando ci saranno novità lo saprete, conta la Fiorentina».
Ci sono state in queste stagioni partite in cui hai avuto da recriminare per l’atteggiamento?
«Una sola volta è capitato, ma rimane interno a noi. Per il resto non è mai accaduto, ma se dovesse accadere sicuramente ne parlerei con la squadra. Senza il giusto atteggiamento si fa fatica ovunque».
Perché oggi non si fanno quasi più rinvii dal fondo?
«Io se lo faccio è perché penso di avere un vantaggio».
Stanno mancando i gol degli esterni?
«Orsolini dovrebbe averne uno in più perché il rigore con il Cagliari non doveva sbagliarlo. Tutti sanno che hanno la responsabilità del gol, il gol comunque non è tutto. Possiamo migliorare».
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