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Thiago Motta, la Procura federale apre un fascicolo per le parole contro l’arbitro Nasca

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Non sono passate inosservate le polemiche di Thiago Motta nel post partita di Lecce-Bologna. Il mister infatti, dopo aver assistito al pareggio su rigore della squadra avversaria nei minuti finali del match, si era espresso con toni non certo amichevoli nei confronti dell’arbitro Luigi Nasca, presente nella sala Var. Thiago, ai microfoni di Sky, aveva dichiarato: «Non mi sorprende il calcio di rigore, il fallo su Falcone c’era, ma la partita era già finita e noi abbiamo lasciato un’altra volta la possibilità a Nasca e al Var di combinarne una delle loro». E infine: «Mi sorprende il fatto che Doveri abbia fatto giocare tutti questi minuti in più. Lui è un grande arbitro e lo rispetto (…). Mi sorprende Doveri, non mi sorprende, invece, Nasca al Var». Le parole del tecnico, arrivate probabilmente in un momento di poca lucidità e con i nervi a fior di pelle, hanno messo in moto il procuratore capo Chinè che in questi giorni si procurerà la documentazione necessaria. L’allenatore rossoblù è accusato di aver violato gli articoli 4 e 23 del Codice di giustizia sportiva, ovvero quelli relativi alla lealtà e alle dichiarazioni lesive, gli stessi contestati a Mourinho pochi giorni fa per il suo commento contro l’arbitro Marcenaro alla vigilia di Sassuolo-Roma. In settimana, proprio come per José, Motta potrà eventualmente essere ascoltato dalla Procura. Nel frattempo però rischia una sanzione che va dalla multa alla squalifica.

Fonte: Elisabetta Esposito, La Gazzetta dello Sport

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