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Thiago Motta, rimani o non rimani? Le alternative sul piatto del Bologna
A qualificazione Champions raggiunta, il Bologna deve dissipare i dubbi sul tecnico: cosa farà Thiago Motta? Le alternative sembrano esserci
«Bologna, missione compiuta». Queste le parole di Joshua Zirkzee nella serata di domenica, quando dopo 60 anni precisi il Bologna ha avuto l’ufficialità di tornare a giocare la competizione per club più importante d’Europa: la Champions League. Probabilmente lo stesso pensiero sarà balenato nella testa di un altro dei protagonisti di questa cavalcata, e cioè di chi l’ha guidata in prima persona: Thiago Motta. Proprio da lui passano le decisioni, ora. Il tecnico è in scadenza e deve comunicare la propria decisione sul futuro: in caso di addio, il Bologna non starà a guardare.
Thiago Motta, la Juventus è più che alla finestra
Da mesi le principali voci del calciomercato italiano spingono verso un’unica direzione per l’allenatore italo-brasiliano: la Juventus. Madama giocherà stasera per l’ultimo obiettivo stagionale dopo la qualificazione Champions, arrivata anch’essa domenica: la finale di Coppa Italia.
Molti raccontano che, dopo stasera, le decisioni in casa Juventus verranno rese ufficiale: fuori Allegri, dentro Thiago. La sicurezza è tale tanto da spingere già sulle richieste fatte da Motta: dai giocatori, allo staff, tutto sembra apparecchiato per approdo del mister Rossoblù. Ma per il Bologna non è detta l’ultima parola.
Bologna, Thiago o no? I possibili sostituti
Il Bologna, dal canto suo, nutre ancora speranze sulla permanenza del tecnico italo-brasiliano almeno per un’altra stagione, a Champions conquistata. Le parti hanno in programma un incontro, e a Casteldebole c’è aria di pianificazione: la società deve impostare il lavoro per l’anno prossimo e molto, ovviamente, passa per la guida tecnica. E nel caso in cui le parti dovessero separarsi? Il Bologna non si farà cogliere impreparato.
Sartori e Di Vaio hanno sondato vari profili per il dopo-Motta, consci dell’eventualità di una separazione con il proprio mister. I nomi nel mazzo sono ormai noti: Vincenzo Italiano, Fabio Pecchia, mentre una pista potrebbe portare anche ad Eusebio Di Francesco, in caso di salvezza. Rimangono sullo sfondo le piste che portano a Vanoli, che piace molto al Torino, e Stefano Pioli. Sarri, invece, potrebbe essere meno lontano di quanto si pensi. C’è anche l’estero però, e il Bologna non si preclude nulla: il quadro va completato.
Fonte – Giammarco Marchini, Il Resto del Carlino
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