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Bologna FC

Thiago Motta: «Sul premio come miglior allenatore del mese? È il frutto di un grande gruppo»

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Crediti: Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it

Questo pomeriggio, il mister Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa in vista di Bologna-Inter, l’importante scontro che si terrà questo sabato, alle ore 18, in casa rossoblù. Di seguito sono riportate le sue parole.

Questa è una partita che vale di più in campionato?

«Sarà sicuramente una bella partita da giocare».

Dopo questa serie di vittorie di febbraio, è giusto provare a vincere anche contro l’Inter? 

«Meritatamente l’inter è dove si trova. È la grande candidata per lo scudetto. Detto questo noi andremo come sempre in campo con ambizione per dimostrare il nostro gioco».

Siamo dentro a qualcosa di più grande di noi?

«Siamo dove dobbiamo essere per tutto quello che abbiamo dimostrato fino ad oggi sul campo. I ragazzi sanno perfettamente qual è la strada da percorrere. Una partita bellissima da giocare per i ragazzi e da guardare per i tifosi».

Che cosa hai pensato quando hai visto quei tifosi fuori dal centro sportivo ad aspettarti?

«Noi facciamo questo sport per vivere dei momenti così. Sono molto grato per l’affetto e la fiducia che dimostrano i tifosi. Orgoglioso perché vedo che si riconoscono nel nostro gioco».

Riguardo al premio come miglior allenatore del mese: «Sono contento, è un bel traguardo anche questo. Questo trofeo è il frutto di un grande gruppo. Ringrazio tutte le persone che lavorano per questo club, senza di loro niente sarebbe possibile, ne approfitto per ringraziarli pubblicamente».

L’unica squadra, insieme al Sassuolo, ad aver battuto l’Inter quest’anno. Come vi sentite a riguardo?

«Andremo ad affrontarla con grande rispetto. Massima concentrazione, per portare la partita dove conviene a noi. Penso che dobbiamo guardare la realtà e stare con i piedi per terra».

Su Inzaghi: «Un allenatore che ammiro tantissimo. Sa perfettamente quello che vuole, lo trasmette al massimo al suo gruppo e si vede dai risultati».

Pensi che l’Inter abbia un punto debole?

«Tutte le squadre lo hanno, nessuna è perfetta. È chiaro che una squadra di questo livello ne ha meno, ma noi siamo consapevoli di ciò che dobbiamo fare».

Sull’ottimo rendimento dei secondi tempi, incide la giovane età dei tuoi ragazzi?

«Incide tutto e niente è per caso. I ragazzi si allenano bene sempre, perciò sono pronti a giocare così. Ogni partita ha la sua storia ma noi siamo pronti ad affrontarle tutte».

Come ti spieghi la differenza dei due scontri con l’Inter, quest’anno, e cosa ti aspetti da questa partita?

«Per forza c’è più attenzione sui rischi. Vedendo il momento dell’Inter penso che sarà una partita aperta».

Quanto la impressionano i primi tempi dell’Inter?

«È qualcosa di impressionante. Sembrava impossibile tornare in partita nello scontro di andata. l’Inter è una squadra con cui dobbiamo giocare al massimo per 90 minuti, se ci deconcentriamo un attimo ne approfitteranno, grazie anche alla loro forza».

Riguardo alla prestazione dell’Inter, nonostante gli scontri ravvicinati che sta giocando: «Penso che quando giochi le partite così ravvicinate in una grande squadra, non è il fisico a fare la differenza, quanto la mentalità, perciò non penso che per loro sia un problema».

Si è divertito a giocare a scacchi con il suo collega Gasperini nell’ultima giornata? Quanta fiducia ha adesso nel suo gruppo?

«Il primo tempo è stato giocato contro una squadra forte, perciò è stato sofferto. Durante i 90 minuti abbiamo giocato per ottenere quel risultato, però rimane nel passato. Subito dopo abbiamo pensato all’Inter. Sono contento perché il gruppo si allena bene».

Chi ci ha guadagnato di più con l’addio di Arnautovic?

«Penso che tutti ci abbiamo guadagnato tutti. Questa è la cosa bella. Ha fatto una scelta giusta, che rispetto tantissimo. Era ciò che voleva Marko. Noi dalla nostra parte siamo contenti perché stiamo bene come squadra e gruppo».

Sul futuro: «Sono focalizzato al 1000% sulla prossima partita e contento dei miei ragazzi».

E con Saputo ne avete parlato a riguardo?

«Non abbiamo parlato di altro se non della prossima partita. Ci stiamo godendo il presente, perché tutti approfittano di questo bel momento».

Quando si capisce che una squadra può vincere, per esempio tu in Champions nel 2010?

«Lì avevamo una squadra forte, con un allenatore molto forte. Quando siamo andati ad affrontare il Chelsea abbiamo capito che potevamo vincere. Questo aiuta perché quando hai la convinzione poi è tutto più bello. Penso che oggi stiamo bene ma la strada è lunga. La nostra ambizione è dare il massimo e da lì vedere dove siamo, perché la champions è diversa dal campionato. Oggi per affrontare l’Inter, dobbiamo dare qualcosa in più».

La pausa nazionali può togliere qualcosa all’equilibrio della squadra?

«È sul calendario e noi siamo pronti ad affrontarla. Dipenderà da molti fattori».

Sulla percentuale del Bologna riguardo ai passaggi riusciti: «Penso che sia un dato molto importante. È importante acquisire l’intuizione nel farlo, per mettere in ritardo l’avversario. Questo fatto nel modo giusto può mettere in grande svantaggio gli avversari. Riuscire nei passaggi è fondamentale».

Come sta Posch?

«Si allena sempre benissimo e sta molto bene. Lo vedo alla grande, è un ragazzo fantastico».

Quanto ti piacerebbe tornare in ginocchio da Ndoye?

«Se capita sarò felice, perché è stato un bellissimo momento».

Siete rispettati adesso, ma prima o poi arriverà anche il rumore dei nemici per voi?

«Penso che sia normale e umano, però la cosa più importante è che, arrivi o meno, per noi non cambia niente. Affrontiamo con l’atteggiamento giusto tutte queste situazioni».

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