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Torino vs Bologna 2 a 0: la cronaca del match – 28 nov

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Eccoci di nuovo qui. Dopo tre bellissime performance il Bologna si ritrova ancora al punto di partenza.
Eh già, perché i rossoblu vengono sconfitti per due a zero contro un Torino non irresistibile.
Va sottolineato, è vero, come la squadra di Donadoni sentisse la mancanza del suo bomber Destro, non sostituito degnamente prima da Mancosu e poi da Acquafresca.
Tuttavia questa non può essere una giustificazione ad una partita tanto brutta da parte dei felsinei, incapaci di creare una vera occasione da gol in tutto il match.
Quest’incontro è sembrato il fratello di quello con la Fiorentina, ma allora c’era Delio Rossi a sedere sulla panchina.
La sfida con il Torino si è incanalata fin da subito sui binari sbagliati. I granata infatti hanno subito ingabbiato Diawara, il perno del gioco bolognese.
Tuttavia la velocità di Giaccherini ha messo più volte in difficoltà i centrali torinesi; come all’ottavo minuto quando Giac serve Mancosu che però perde il momento giusto per arrivare alla conclusione.
Il Torino prova ad aumentare i giri, schiacciando il Bologna nella sua metà campo; ma nonostante ciò, la partita stenta a decollare. Le conclusioni sono davvero poche in tutto il primo tempo.
Il Torino, infatti, ci prova per lo più dalla distanza, con Baselli all’11’ e Vives al 31′. L’esito però è lo stesso: Mirante devia in calcio d’angolo.
Anche il Bologna ha la sua piccola chance a 4 minuti dall’intervallo, grazie alla sponda di Mancosu che proietta Giaccherini in area in mezzo a tante maglie granata, arrivando così a una conclusione frettolosa di sinistro a lato della porta.
Nella ripresa Donadoni si accorge delle difficoltà della propria squadra. È così, all’ottavo minuto della ripresa, Giaccherini viene sostituito per far spazio alla maggior qualità ed esperienza di Brienza.
L’effetto sperato però non arriva; anzi, la formazione di Ventura sfiora il gol con l’incornata di Quagliarella che si stampa sulla traversa.
È il segnale del cedimento dei petroniani. Donadoni prova a sostituire l’impalpabile Mancosu con Acquafresca al 68′.
Ma circa sette minuti dopo il Torino trova il vantaggio grazie al pasticcio di Maietta e Gastaldello che consente così a Belotti di mirare alla porta di Mirante e freddare quest’ultimo sul primo palo. Determinante però l’errore dell’arbitro che non si accorge di un evidente controllo di mano del centravanti del Toro.
Il Bologna cede di schianto rischiando di subire il colpo del ko.
Dopo una mischia furibonda in area rossoblu, Donadoni prova l’ultimo cambio, giocandosi la carta Mounier per Donsah. Il francese entra molto bene in partita, ma a questo punto del match, il Torino può fare la partita che vuole: giocare di rimessa.
I felsinei inoltre sono nel caos più totale e così arriva inevitabilmente il raddoppio nel secondo dei quattro minuti di recupero.
Rinvio di Padelli molto profondo e Vives sfrutta l’incomprensione tra Maietta e Mirante, involandosi così in rete. 2-0. Finisce qui.
Il risultato di per sè non è pesante, in quanto alla vigilia la sconfitta dei rossoblu era prevedibile.
Ciò che invece ha depresso i tifosi bolognesi è stata la mancanza di carattere degli uomini di Donadoni. L’intero match è stato preparato più per non perdere che per andare a vincere. E questo non va mai bene.
È apparsa una squadra spenta e già rassegnata prima ancora di giocare.
Analizzati i demeriti emiliani, dobbiamo però affermare che il Bologna non è assolutamente ricaduto nella crisi.
Semplicemente ci siamo illusi (io per primo), che il solo cambio di guida potesse risolvere ogni problema, come un mago con la sua bacchetta magica. Oggi abbiamo capito che non è affatto così.
La squadra ha potenzialità enormi, come dimostrato nelle precedenti sfide e l’arrivo di Donadoni aiuta sicuramente. Tuttavia serve ancora molto lavoro. Guai a chi pensi che il Bologna ha già la salvezza in tasca.
Il Bologna non ha fatto nulla e la strada per la salvezza è ancora lunga.
Forza Bologna, sempre!

Foto (Ansa.it)

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