Bologna FC
#TorinoBFC: nella mente dei mister – 5 gen
Affrontare una squadra che sta subendo un ribaltone importante per quanto riguarda la guida tecnica è un vantaggio o uno svantaggio? E’ questa la domanda che ci si sta ponendo in questi giorni, perchè il nostro prossimo avversario si chiama Torino, e tutti sappiamo cosa stia succedendo nel Club granata.
Il cambio di panchina Mihajlovic–Mazzarri ha stupito tanti, ma ha convinto altrettante persone, che non giudicavano all’altezza il lavoro di Sinisa, che ha pagato un girone d’andata al di sotto delle aspettative, e un mercato guidato da lui (vedi Niang) che non ha portato ai risultati sperati.
Una cosa è certa: se il cambio di allenatore non si sa se porti a benefici o meno, sicuramente i tantissimi infortuni sono una ferita dove i rossoblù dovranno infilarci il coltello, perchè ritrovarsi a non affrontare Barreca, Belotti e Ljajic per dirne alcuni, non è un vantaggio da poco.
Per arrivare preparati al lunch match di domani, ecco le probabili formazioni e gli scenari tattici della sfida.
Torino.
Ad oggi è complicato dire quanto cambierà il nuovo allenatore granata, ma è molto probabile che metta in campo la difesa a 3: schieramento prediletto da Mazzarri in tutta la sua carriera, con una piccola variazione sul tema solo ai tempi del Watford.
Anche qui un piccolo dubbio c’è: sarà 3-5-2 o 3-4-2-1. Quest’ultimo sembra essere quello maggiormente adattabile al Torino, che è una squadra piena zeppa di mezze punte, che in un 3-5-2 verrebbero snaturate, e i problemi di abbondanza sarebbero troppi.
Ecco quindi il probabile 3-4-2-1 che vedremo in campo domani:
Sirigu; N’Koulou, Burdisso, Moretti; De Silvestri, Rincon, Baselli, Molinaro; Iago Falque, Berenguer; Niang.
Burdisso guiderà molto probabilmente la difesa, mentre in mezzo Baselli dovrebbe spuntarla su Valdifiori. Davanti scelte obbligati vista l’assenza del duo Belotti-Ljajic, con Iago e Berenguer che agiranno alle spalle dell’unica punta Niang, che Mazzarri ha allenato senza troppo fortuna in Inghilterra.
Bologna.
I rossoblu stanno meglio fisicamente rispetto al Torino, anche se nelle ultime ore ha dato forfait Mimmo Maietta per una sindrome influenzale. Oltre al centrale, assente Masina per squalifica e Taider (non si sa il motivo però della mancata presenza dell’algerino nella lista dei convocati).
Hanno recuperato Torosidis e Verdi dai problemi in settimana, e dovrebbero entrambi partire dal primo minuto.
L’11 titolare di domani probabilmente sarà questo:
Mirante; Mbaye, Gonzalez, Helander, Torosidis; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Destro, Palacio.
In difesa è il greco il favorito numero 1 per sostituire Masina, ma attenzione anche alle opzioni Krafth e Keita, che potrebbe esordire con la maglia del Bologna dal primo minuto. In mezzo Donsah potrebbe ritrovare posto ai danni di Nagy, Verdi e Destro sono sicuri di giocare, mentre a sinistra ci sarà il ballottaggio tra Palacio e Di Francesco. Il primo dovrebbe spuntarla, ma non è detto che i due non possano giocare insieme, magari in un 4-2-3-1, con Donsah in panchina.
E’ difficile ad oggi prevedere cosa farà il Torino, e questo potrà essere un’arma a doppio taglio per i granata, perchè saranno sicuramente imprevedibili, ma i meccanismi non saranno oliati e questo potrebbe facilitare l’avversario.
Il Bologna se giocherà con il 4-3-3 dovrà essere bravo a compiere le scalate giuste in fase difensiva per non farsi infilare da De Silvestri e Molinaro: movimenti che contro l’Udinese sono stati eseguiti poco e male. Con il 4-2-3-1 i due esterni dovranno tornare sempre sulla linea dei centrocampisti, formando un 4-4-1-1 con Palacio dietro all’unica punta Mattia Destro, che dovrà pressare il costruttore di gioco torinese.
In fase offensiva dovremo essere bravi a infilare tra le linee i granata, per creare situazioni di 3 contro 3. In questo caso sarà importante il lavoro di Pulgar nelle verticalizzazioni, e di Verdi e Palacio nel saltare l’uomo.
In quella difensiva, oltre ai movimenti già citati per bloccare le avanzate delle due ali, non bisognerà dar spazio a Iago Falque nella zona della trequarti, perchè potrebbe puntare l’uomo o tirare da un momento all’altro. La sua posizione sarà più accentrata rispetto al solito, e i rossoblù dovranno essere bravi a collassare verso di lui togliendogli ogni possibilità di giocata.
Sarà una partita molto complicata in un campo difficile contro una squadra ferita. Noi dobbiamo sentire l’odore del sangue e perchè no, abbattere l’avversario. Le qualità per farlo le abbiamo, allora cerchiamo di cominciare il girone di ritorno nel migliore dei modi!
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