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Tutti gli Uomini del Presidente – Lezioni di Italiano

Ci sono partite che per loro vocazione sono semplicemente degli allenamenti e come tali vanno prese. Ma qualche indicazioni ci sono già, anche se ci gioca contro il Brixen di eccellenza.

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Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano, ©bologna Fc 1909

Bologna-Brixen è solo un passaggio, la terza amichevole di un percorso appena iniziato da parte del nuovo allenatore, Vincenzo Italiano. Dare pagelle in un contesto inaugurale (e quindi la partita di ieri) come quello di questi giorni è privo di qualche valore. Però i 90 minuti di ieri, diretti dal pressochè inoperoso arbitro Cazzavillan, hanno dato qualche spunto di riflessione. Spunti di riflessioni che partono e finiscono, tenendo conto che i carichi di lavoro di questi primi giorni, lasciano tanto acido lattico nelle gambe e poca brillantezza.

La difesa di Italiano

Portieri inoperosi (solo per la statistica, mi raccomando, ndr) terzo clean sheet: il riportarlo ci fa sorridere, ma è un dato di fatto. Vedremo dopo il Maiorca quanti gol avrà incassati questo Bologna (e ancora ci sgoliamo nel dire che sono semplici riflessioni), per capire come si sta sviluppando la fase difensiva.

Bene Beukema, dall’alto del suo magistero e di un anno di esperienza. Qualche balbettio, invece, per il suo compagno centrale, Mihailo Ilic. Mihailo ha compiuto 21 anni ad inizio luglio (auguri!!) e l’anno scorso ha visto gli altri giocare. Forse, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto, sarà meglio mandarlo in una buona B, per farlo giocare (e tanto!). Il ragazzo può risultare un buon investimento, ma deve essere messo in condizioni di esserlo, giocando e crescendo. Bene gli “anziani” del gruppo sulle fasce, De Silvestri e Lykogiannis (e Corazza nel secondo tempo). L’ex laziale ha cercato spessissimo le combinazioni con Orsolini, mentre perfetto il cross del greco per il 2 a 0.

Il centrocampo, in attesa dei nazionali

Mancando almeno 4/5 elementi “potenziali titolari” (Freuler, Aebischer, Urbanski, El Azzouzi e il capitano Ferguson), le chiavi della mediana sono state date a Nikola Moro. Al suo fianco un intraprendente Giovanni Fabbian, tanto movimento per 66 minuti e un gol interessante, essendo salito in cielo per colpire la palla di testa.

Aspettiamo test più probanti, ieri il compito è stato svolto decorosamente, pur contro una squadra avversaria di Eccellenza, che aveva deciso di metterne 11 dietro alla palla.

L’attacco rossoblù e il neo arrivato Dallinga.

Orsolini e Cambiaghi nel primo tempo, Karlsson e Odgaard nel secondo tempo, hanno incarnato il credo di Italiano sulle fasce. Il gioco offensivo che passa dagli esterni alti è uno dei marchi di fabbrica dell’allenatore di Karlsruhe. Per i carichi pesanti di questi giorni, le valutazioni sono ovviamente rimandate. Così come rimandiamo i ragionamenti sulle prime punte, Santiago Castro e Antonio Raimondo.

Per Dallinga buone sensazioni per la ventina di minuti che è stato in campo: “voglioso”, piede delicato e continuamente in movimento. Le qualità sembrano esserci, ad Italiano spetta il resto del lavoro.

Mondo Primavera secondo Italiano

Chiudiamo dicendo come questi allenamenti siano interessanti per dei giovani della Primavera che vogliono mettersi in mostra. E tutti sono stati fatti ruotare, nel secondo tempo.

Ci sono sembrati tutti molto applicati e vogliosi di ben figurare. Due menzioni su tutti: Naim Byar (19 anni,gran gol e un pallone stampato all’incrocio, oltre ad una presenza continua a centrocampo) e Alessandro De Luca, 17, bella personalità per i minuti che ha giocato nel secondo tempo da centrale. Questi giorni con i più grandi sono per ognuno di loro, una grande opportunità di crescita.

Sabato si bissa: non ci aspettiamo molto in più di ieri, ma in un percorso lungo, ogni step può presentare piccole variazioni di miglioramento.

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