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Udinese-Bologna: Guida alla trasferta – 2 dic

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Lunedì 5  dicembre 2016, con fischio d’inizio alle ore 21, il Bologna affronta in trasferta l’Udinese.

Di seguito tutte le informazioni utili per i tifosi rossoblù che volessero seguire la squadra a Udine e approfittarne per visitare la città, che dista da Bologna 265 Km circa.

 

LA DACIA ARENA

Lo stadio Friuli (meglio noto come Dacia Arena) é situato in piazzale Repubblica Argentina, 3 nel quartiere Rizzi, a 4 Km in direzione nord-ovest della città. Inaugurato nel 1976e ristrutturato a più riprese, può contenere 25.144 spettatori. Il campo da gioco, in erba naturale, misura 105×68 m.

COME RAGGIUNGERE LA DACIA ARENA

In treno: lo Stadio è collegato alla Stazione di Udine tramite l’autobus linea numero 2.

Nei giorni delle partite sono previsti autobus navette per trasportare i tifosi dalla stazione di Udine allo Stadio Friuli

In auto-  dall’Autostrada A23 uscire al casello Udine Sud, prendere la tangenziale in direzione nord e prendere l’uscita per lo Stadio Friuli.

 

BIGLIETTI

La vendita dei biglietti di Curva Ospiti al costo unitario di 15€ è aperta fino a fino a domenica alle 19, solo per i titolari di Tessera del Tifoso. Si può acquistare online qui o nelle rivendite autorizzate Listicket.

 

COSA VEDERE A UDINE

Loggia del Lionello- La Loggia del Lionello domina piazza della Libertà, il salotto sociale di Udine. In stile neogotico, costruita intorno alla prima metà del 1400, porta il nome dell’orafo che ne firmò il disegno. La loggia subì un disastroso incendio nel corso dell’Ottocento: la ricostruzione venne fatta sulla base dei disegni originari, ma molte delle opere presenti al suo interno vennero poi spostate nel museo cittadino. Di fronte alla loggia si trovano alcune interessanti statue, come quelle di Ercole e Caco, realizzate da Angelo de Putti.

Loggia e Tempietto di San Giovanni-  Di fronte alla Loggia del Lionello si trovano queste opere che richiamano molto da vicino il gusto e lo stile  del Brunelleschi. Furono erette nel 1533 da Bernardino di Morcote. Della Loggia fa parte la Torre dell’Orologio, edificata nel 1527 e frutto di un progetto di       Giovanni da Udine, ispirato per l’occasione da Piazza San Marco a Venezia.

Castello- In una bassa collinetta sovrastante piazza della Libertà, si trova  il Castello di Udine, iniziato a costruire nel 1517 (sulla base di un progetto di Giovanni Fontana e Giovanni da Udine) e terminato molto tempo dopo. Lo si raggiunge passando per una breve salita tra giardini, attraverso l’Arco Bollani.

Archi- Su tutti l’Arco Bollani, progettato da Andrea Palladio e sormontato dal Leone di San Marco e  l’Arco Grimani, eretto nel 1522 come omaggio per il doge omonimo.

Chiese- Tra le costruzioni religiose che valgono la pena di essere visitate la Chiesa di Santa Maria in Castello (la chiesa più antica della città che ha al suo lato la Casa della Confraternita, un edificio medievale); il Duomo (dedicato a Santa Maria Maggiore, ha forme trecentesche forme gotiche e l’interno Barocco. Alcuni altari nella navata destra sono adornati con dipinti del Tiepolo, nella quarta cappella si trovano un Ascensione di Cristo e alcuni affreschi sempre del pittore veneziano. A costui si devono anche gli affreschi dell’Oratorio della Purità in piazza Duomo. Da segnalare anche i due organi della cattedrale, dipinti dal Pordenone nel 1528, e i due grandi sepolcri alle estremità); la Basilica Santuario della Beata Vergine delle Grazie (con la facciata neoclassica e con all’interno alcuni dipinti attribuiti al Tintoretto); la Chiesa dell’Oratorio della Purità (con i suoi affreschi del Tiepolo), la Chiesa della Madonna della Carità, oggi parrocchia ortodossa romena; la Chiesa della presentazione di Maria al tempio, chiamata popolarmente come “chiesa delle zitelle”; la Chiesa di San Valentino, la Chiesa della Santa Maria della Misericordia, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa neoclassica del Redentore, la Chiesa di San Cristoforo, solo per citarne alcune.

Palazzi- Sono moltissimi a Udine i palazzi che vantano un’interessante architettura. Tra questi  il Palazzo del Monte di Pietà in via Mercatovecchio, il Palazzo Patriarcale (il più famoso della città), il Palazzo della Provincia (chiamato anche Antonini-Belgrado), il Palazzo Antonini-Cernazai (noto per essere stato la prima sede universitaria. Ancora oggi ospita la facoltà di lettere e filosofia), il Palazzo Bartolini, il Palazzo Comunale, in stile Liberty, il neoclassico Palazzo Valvason-Morpurgo, il Palazzo Chizzola Mantica e Villa Veritti.

Musei- Meritano una visita il Palazzo Patriarcale-Arcivescovile (costruito nel corso del XVI secolo, dai patriarchi di Aquileia, ospita la bella biblioteca del Museo Diocesiano, intarsiata in legno e suddivisa in diverse sale, alcune delle quale affrescate sempre dal Tiepolo); la Galleria degli Ospiti, la Galleria Tiepolo, (che custodisce le più belle opere  dell’artista), il Museo d’Arte Moderna.

Aree verdi- Non mancano a Udine spazi per gli amanti dell’aria aperta e della natura. Parchi e giardini sono disseminati per ogni angolo della città. Tra questi si ricordano il Parco del C’enorme ormôr, il Parco del Torre, i Parchi urbani “Alfredo Foni” e “Ardito Desio”.. E ancora, il Parco della Rimembranza, il Giardino Loris Fortuna, l’Area verde Giardin Grande, i Giardini del Torso e il Giardino Giovanni Pascoli. 

 

COSA MANGIARE A UDINE

Il Friuli è una regione che presenta una cucina semplice e mista,, merito della posizione geografica e delle dominazioni che si sono succedute nel corso degli anni. 

La vera “eccellenza” é la polenta di farina di granturco (presente sia nella variante gialla che in quella bianca) che viene cucinata in diversi modi, aggiunta nelle minestre o addirittura nelle frittate, al forno o al pasticcio, pasticciata o semplice.

Tra gli antipasti segnaliamo il prosciutto di San Daniele; il Salam tal aset (salame fresco cotto nell’aceto, in genere con la cipolla, da accompagnare con la polenta)

Tra i primi piatti, la pasta/riso/orzo e fagioli; la minestra di patate e fagioli; il risotto con lo sclopit (risotto con erbe aromatiche); i Cjalzon (gnocchi ripieni di formaggio ed erbe aromatiche) la “bisna” ( piatto preparato con crauti, polenta e fagioli)

Tra i secondi piatti meritano il frico (formaggio che può essere cotto in padella da solo, con le patate e con le cipolle;il muset con brovade (cotechino preparato in brodo, accompagnato da striscie di rape viola lasciate a macerare nelle vinacce e poi cotte); selvaggina, polli e conigli al forno e in padella, accompagnati con polenta; la trippa, servita in brodo o in umido.

Tra i piatti di pesce spiccano il rombo, il boreto alla gradesana, la zuppa di pesce e la trota d’allevamento. 

Dolci tipici friulani: la gubana (ripiena di noci, uvetta, pinoli, zucchero, liquore, scorza grattugiata di limone), i caramei (frutta cristallizzata nello zucchero), gli strucchi lessi (ravioloni ripieni dello stesso composto utilizzato per la gubana).

COSA BERE A UDINE

A Udine i vini sono particolarmente rinomati.

Tra i rossi ricordiamo il Merlot e il Cabernet, due vini armonici, asciutto, che ben si accompagnano alle carni.

Tra i bianchi il Pinot Grigio (si accompagna bene agli antipasti, in particolare agli affettati, al pesce e alle carni bianche), lo Chardonnay (fruttato, con note soprattutto di ananas), il Traminer Aromatico (con profumo di spezie e canditi, gusto dolce e delicato).

Due parole a parte merita il Tocai friulano, il vino per eccellenza del Friuli. L’aggettivo “friulano” è stato aggiunto alla denominazione a seguito di una decisione della Comunità Europea nel 2007 su una sorta di reclamo avanzato dall’Ungheria, nella quale il vino più noto e celebre è il Tokay. In realtà si tratta di un vino che non ha nulla da vedere con il Tokay magiaro, che é vino da dessert, liquoroso ottenuto da uve passite; si tratta infatti di un vino asciutto, armonico, di colore giallo paglierino chiaro e dal caratteristico retrogusto amarognolo, che si adatta bene agli antipasti, alle minestre  o ai piatti di pesce.

COSA BERE A UDINE A Udine i vini sono particolarmente rinomati. Tra i rossi ricordiamo il Merlot e il Cabernet, due vini armonici, asciutto, che ben si accompagnano alle carni. Tra i bianchi il Pinot Grigio (si accompagna bene agli antipasti, in particolare agli affettati, al pesce e alle carni bianche), lo Chardonnay (fruttato, con note soprattutto di ananas), il Traminer Aromatico (con profumo di spezie e canditi, gusto dolce e delicato). Due parole a parte merita il Tocai friulano, il vino per eccellenza del Friuli.
L’aggettivo “friulano” è stato aggiunto alla denominazione a seguito di una decisione della Comunità Europea nel 2007 su una sorta di reclamo avanzato dall’Ungheria, nella quale il vino più noto e celebre è il Tokay. In realtà si tratta di un vino che non ha nulla da vedere con il Tokay magiaro, che é vino da dessert, liquoroso ottenuto da uve passite; si tratta infatti di un vino asciutto, armonico, di colore giallo paglierino chiaro e dal caratteristico retrogusto amarognolo, che si adatta bene agli antipasti, alle minestre o ai piatti di pesce.

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