Bologna FC
Udinese vs Bologna 1 a 0: la cronaca del match – 6 dic
Così non va!
La vittoria del Bologna contro l’Hellas Verona in Tim Cup aveva dato fiducia ai rossoblù. Le statistiche stanno incominciando a pesare in casa felsinea: una sola vittoria nelle ultime nove partite è un dato a dir poco sconcertante. Se a questo aspetto aggiungiamo che l’ultimo successo emiliano fuori casa risale a Udinese-Bologna della passata stagione, ecco che la sfida di questa sera contro i friulani (ironia della sorte) diventa assolutamente fondamentale. E invece i petroniani non solo falliscono l’occasione, ma disputano anche una pessima prestazione, una delle peggiori della stagione. Alla Dacia Arena il Bfc esce sconfitto per 1 a 0, grazie al gol di Danilo all’ultimo respiro. C’è tanta delusione e amarezza da questo insuccesso. Con il passare del tempo la squadra avrebbe dovuto migliorare e incrementare la propria crescita. E invece, giornata dopo giornata, la formazione di Donadoni sta perdendo i colpi, verso una preoccupante involuzione. Ma andiamo ad analizzare le premesse di questa sfida più calda di una lasagna appena sfornata.
Donadoni tenta di cambiare il meno possibile rispetto alla sfida con il Verona, come certificato dalla maglia da titolare di Mounier, preferito a Di Francesco. In difesa Oikonomou ha vinto il ballottaggio con Ferrari per il sostituto dello squalificato Gastaldello. Anche l’Udinese viene da un momento difficile, specialmente per colpa delle pazzie di Danilo in allenamento e per due sconfitte consecutive abbastanza brucianti. Il 120esimo compleanno della società bianconera è un ottimo motivo per cercare riscatto e serenità. In palio dunque ci sono più che tre semplici punti. Le due squadre vogliono vincere e soprattutto convincere.
La partita dunque inizia su ritmi molto elevati, con due formazioni pimpanti e con tanta voglia di fare. L’Udinese prova a condurre fin da subito la sfida, forte del tifo casalingo e soprattutto delle qualità da metronomo di centrocampo di Halfredsson. Il mediano detta i tempi delle giocate e i friulani a tratti giocano di prima, imprimendo grande velocità alla manovra. Il Bologna non può certo competere con i bianconeri in qualità, e tenta piuttosto di opporsi ad essi con muscoli, corsa e determinazione. Proprio queste caratteristiche sembrano fare la differenza a favore degli ospiti nei primi minuti. E all’ottavo Destro ha la chance di concretizzare la buona partenza dei suoi compagni di squadra. Krejcí si invola sulla sinistra e crossa al bacio per il numero 10. Il bomber si fa però distrarre dall’inserimento tatticamente errato di Taider e col piattone spedisce alto sopra la traversa. Viene sciupata una occasione colossale per i petroniani. L’Udinese di Delneri è però un’abile formichina che accumula gioco e piano piano costruisce possesso, aumenta l’intensità e velocizza i movimenti. E anche per i padroni di casa le occasioni non tardano ad arrivare. Al 12′ Felipe squilla in area felsinea con un colpo di testa perso sul fondo. Sono i preparativi per le vere chance friulane. Al 17′ infatti Thereau si avvicina moltissimo a sbloccare la partita. La seconda punta viene imbeccata bene in area da una apertura improvvisa di Kums; Cyril sfrutta l’uscita a vuoto di Pulgar e, con lo specchio della porta pulito, calcia col macino. La sua conclusione però è troppo debole e centrale per impensierire Mirante. Non passa molto tempo e il friulano ci riprova con esito ancora negativo. Il Bologna perde inesorabilmente campo. L’Udinese pressa a tutto campo e con ogni giocatore sul terreno di gioco. D’altra parte il Bologna non riesce più ad alzare il proprio baricentro, vista la quantità astronomica di palloni persi dai rossoblù, in particolare Pulgar, Taider e Torosidis, autori di una prestazione assolutamente insufficiente. Altro aspetto non secondario è la totale mancanza di raddoppi di marcature, il che facilita la fluidità di manovra avversaria. I friulani, sempre primi su ogni pallone, tornano a creare pericoli anche al 24′: De Paul pennella per Duvan Zapata che insacca di testa. Il suo tiro però è comodo e centrale per Mirante. La partita perde lentamente il suo equilibrio che comincia a pendere in favore dei festeggiati. Otto minuti dopo, sempre l’ex Napoli ci riprova di testa, con il medesimo schema. E ancora una volta il centravanti non riesce a dare la zampata della tigre. La sfera finisce violentemente tra le braccia di Mirante. Il primo tempo si sta per concludere e l’Udinese mette in pratica un piccolo assedio all’area bolognese, segno di un match che sta cambiando e si sta evolvendo. Il primo tempo finisce senza ulteriori sussulti, a parte un insidioso destro di Felipe che si spegne sul fondo a tre minuti dalla fine. Per Delneri c’è poco da cambiare: la sua squadra ha dato segnali positivi. Anche Donadoni è dello stesso partito e ritiene che la partita è ancora apertissima. Purtroppo si sbaglia. Nessun cambio dunque in entrambe le file.
La seconda frazione di gioco inizia con due squadre più prudenti. L’Udinese non vuole farsi sorprendere dai rossoblù come è accaduto invece nei primi dieci minuti del primo tempo. Allo stesso modo il Bfc non vuole essere colpito in contropiede e indotte persistono le difficoltà tecniche sui disimpegni. La partita spesso va a momenti: in alcune manciate di minuti eccelle il Bologna e in altre l’Udinese. Tutto fa parte della cosiddetta fase di studio tattico tra le due squadre. Le due formazioni sono corte, compatte e ordinate; il varco per sfondare va trovato con pazienza e tattica. I friulani sono più elaborati ma assicurano pericoli costanti alla retroguardia felsinea. I bolognesi invece sono più rapidi nei ribaltamenti di campo. Tuttavia quando gli uomini di Donadoni entrano a venti metri dalla porta, tentano per lo più di liberarsi in fretta della sfera, piuttosto che tentare la giocata. Dunque meglio l’Udinese, ma queste partite si sbloccano con episodi favorevoli. E l’episodio favorevole ai padroni di casa arriva, finalmente, al 68′. Pulgar, il quale sino a quel momento era stato tra i più propositivi in fase offensiva, viene espulso per seconda ammonizione. Il cileno scollega totalmente la testa ed entra in scivolata da dietro su Thereau, prendendo il secondo giallo. Per l’ennesima volta il Bologna è in dieci, è sempre a causa di svarioni difensivi o amnesie dei calciatori. Ovviamente in inferiorità numerica tutto si fa più complicato. Il Bfc tenta comunque di attaccare, ma le offensive rossoblù sono confuse e non fanno nient’altro che mostrare il fianco all’avversario. La frittata ormai è servita. I bianconeri non ci mettono molto per metabolizzare l’accaduto e prendono le misure con la porta difesa da Mirante. Proprio il portierone originario di Napoli si rende protagonista al 72′ di una buona, anche se facile, parata centrale su una girata di testa di Zapata, davvero incontenibile per la difesa bolognese. Ma l’incornata di Duvan è solo una piccola chance se paragonata all’occasione madornale avuta da Perica. Al 79′ il fantasista riceve palla dal solito Kums e con un rapido movimento manda fuori giri tutto il reparto difensivo emiliano. Ma al momento del tiro il numero 18 viene disturbato dal recupero prodigioso in scivolata di Mimmo Maietta, e così spara alto un tiraccio. I brividi e la sofferenza per i tifosi bolognesi però non finiscono qui. All’83’ Kums batte una punizione molto insidiosa per Mirante, ma è due minuti dopo che l’estremo difensore si deve superare. Fofana pesca con un bellissimo arcobaleno Perica che incorna a botta sicura da due passi. Ma non fa i conti con Mirante. Il numero 83 mostra tutti i suoi riflessi di felino e para incredibilmente con un piede. La partita rimane in piedi nonostante tutto e il pareggio potrebbe essere un ottimo bottino vista la prestazione da dimenticate dei felsinei. Il calcio però sa essere un meraviglioso, nonché severo, giudice. E così, al 93′, l’Udinese festeggia il suo centoventesimo compleanno, mentre il Bologna riesce nell’impresa di buttare al vento anche questa partita. Tutto nasce dall’ennesima palla persa da Taider. Widmer sfrutta l’autostrada formata sulla fascia destra e lascia partire un bellissimo cross, complice il ritardo di Masina. La traiettoria è comunque destinata ad uscire dall’area di rigore. Ma il destino ha bussato a Danilo, proprio lui, il capitano dell’Udinese tanto criticato negli ultimi giorni dai tifosi per comportamenti fuori luogo. Il difensore mette in pace tutti e con una sforbiciata manda la palla a sbattere contro la traversa, prima di insaccarsi in rete. È 1 a 0 Udinese e tripudio friulano. Per il Bologna si tratta di una sconfitta davvero cocente, perché avvenuta sotto ogni punto di vista.
Donadoni è furioso a fine gara. Ci sono tanti dubbi su di lui e sulla formazione di stasera, decisamente incomprensibile. Certamente l’assenza di Viviani ha lasciato tutti sorpresi. Le colpe dell’allenatore però arrivano fino ad un certo punto. La squadra soffre sempre tantissimo in difesa, mente in attacco prende il sopravvento la paura. Sono tutti segnali di un atteggiamento sbagliato. In campo servono gambe, corsa e determinazione, ma a che servono se la testa rimane negli spogliatoi? Sono errori certamente dettati dalla inesperienza, ma cominciano a diventare davvero troppi e stanno rallentando, se non invertendo, la crescita della squadra. Ora non basta chiedere scusa, rimboccarsi le maniche per crescere e maturare, assumendosi le proprie responsabilità. È arrivato il tempo dove non si può più sbagliare. Non così.
Fonte immagine di copertina: tuttosport.com
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