#UdineseBFC – Le parole di Roberto Donadoni – 19 mag

Il campionato del Bologna Fc si avvia verso la conclusione, una stagione a tratti travagliata quella dei rossoblù nonostante la matematica salvezza già raggiunta da qualche giornata a questa parte.
Per quella che si profila come l’ultimo capitolo di questa stagione si parte per Udine dove i rossoblù troveranno un Udinese alla ricerca di punti fondamentali in chiave salvezza in una Dacia Arena vicina al tutto esaurito. 

Una partita che conta quella di domani.

“Dobbiamo andare ad Udine e tutti quanti dobbiamo esserci. Dobbiamo dare il meglio e portare a casa un risultato positivo. Fare altri ragionamenti porta pressione e toglie tranquillità e questo non è positivo per nessuno. Dobbiamo finire bene davanti ai tifosi che ci accompagneranno anche domani”

In settimana c’è stato un incontro con gruppi della curva, come è andato?

“Incontro positivo in quei termini. Abbiamo parlato con serenità, sono rimasto piacevolmente impressionato da quello che hanno espresso e sulle modalità con in quale l’hanno fatto. Le parole che ci siamo detti rimarranno tra noi”

Lei ha la sensazione che sia l’ultima sua con il Bologna ?

“Se ci sono considerazioni diverse le affronteremo con serietà. Ho fatto in tre anni quello che mi è stato chiesto ma ciò non toglie che si debba fare di meglio. Sono arrivato con una squadra in difficoltà e ci siamo salvati bene, l’anno successivo anche e quest’anno l’abbiamo raggiunto con anticipo. Mi dispiace non avere raggiunto gli obiettivi in termini di punti. Si deve lavorare per fare qualcosa di meglio. Raccontare le cose serve a poco, serve avere idee chiare. Ci sono stati giocatori possono avere un mercato di un certo tipo e non mi pare che siano state fatte spese folli.”

Bilancio di questi suoi tre anni a Bologna? Ci sono delle colpe che si implica?

“Non implico nulla. Consideriamo anche i giocatori che sono andati via da qua. Uno può dire che qua non si siano valorizzati che non si sono nemmeno valorizzati altrove. Questo non significa che non siano buoni giocatori ma che piuttosto richiedano più tempo per crescere.
I giocatori come Orsolini Di Francesco Donsah che hanno bisogno di tempo per valorizzarsi e la mia speranza è quella che diventino oggetto del desiderio di tante squadre.
Sappiamo che il nostro è un presidente che ha sborsato tanto perchè la nostra società venisse considerata tra tutte le squadre di Serie A.”

 Saputo che ha investito nella società e nelle strutture ed è vero anche dal punto di vista tecnico gli investimenti non sono stati onerosi.

“Era previsto chiaro che in ottica mercato dovremo ragionare. Quando uno saprà come saranno le cose allora si ragionerà da ambo le parti. 

In queste due anni ha avuto idee diverse dal direttore sportivo?

“Tutte le cose che sono state fatte partono da considerazioni e portafoglio in mano. Ci sono stati giocatori che ci hanno proposto che non erano al caso nostro come è avvenuto il contrario. C’è stata grande condivisione in questo senso. Abbiamo sempre ragionato sulle cose.”

Che cosa ha portato a questo “raffreddamento” di rapporto con la piazza. 

“Difficilmente trovo persone che mi insultano per strada e questo mi da grande motivazione. So quello che posso fare e ciò che ho fatto dal punto di vista personale e nessuno si deve sentire arrivato. Ogni esperienza insegna qualcosa in termini di comportamento. Probabilmente posso non essere piaciuto a qualcuno ma tutto ciò che ho fatto l’ho fatto prima di tutto per il Bologna. Non ho accettato la proposta della Nazionale nonostante l’offerta onerosa proprio per questo motivo. Colgo l’occasione per fare un in bocca al lupo a Mancini ma io ho preso un impegno con il Bologna e lo voglio onorare.”

Situazione degli infortunati?

“Gonzalez sembra in ripresa ma non ci sarà. Helader è squalificato, Palacio è fuori a causa di un piccolo problema muscolare così come Pulgar e Destro che non saranno convocabili. Mbaye è ristabilito mentre Di Francesco sta migliorando ma non è ancora al 100%”

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