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Ulivieri sul Bologna: «Totale fiducia nella squadra, il pareggio di Lecce è fisiologico»

Renzo Ulivieri, ex allenatore del Bologna, si è espresso sul pareggio con il Lecce e sulla stagione dei rossoblù guidati da Italiano

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L'esultanza del Bologna per il gol di Samuel Iling-Junior in Bologna-Borussia Dortmund (© Damiano Fiorentini)
L'esultanza del Bologna per il gol di Samuel Iling-Junior in Bologna-Borussia Dortmund (© Damiano Fiorentini)

Il cammino che inizia a fine agosto e termina a maggio è estremamente lungo e stancante. Le partite sono molteplici, soprattutto se si giocano altre competizioni, i giocatori sono chiamati a scendere in campo a distanza di pochi giorni senza poter recuperare totalmente. Il pareggio di Lecce ha mostrato un Bologna comprensibilmente stanco dopo i vari impegni ravvicinati. Urge preoccuparsi? I rossoblù hanno finito la benzina? Per Renzo Ulivieri, rieletto nuovamente presidente dell’AIAC, si tratta solamente di una piccola flessione fisiologica, ma la sua fiducia nel Bologna rimane totale.

Da Lecce si può crescere: il pensiero di Ulivieri

Quando non si può, o non si riesce a vincere, l’importante è non perdere. Volente o nolente, il pareggio con il Lecce ha portato un altro punto nel bottino rossoblù ed ha smosso comunque la classifica. «Ora c’è da riprendere il giusto ritmo e la gara di venerdì con il Torino sarà da vincere, ma nonostante ciò è significativo che la squadra comunque non perda. Nell’arco di una stagione ci sono alti e bassi: i momenti difficili possono coincidere con infortuni, squalifiche e preparazione delle partite un po’ approssimativa visti i tanti impegni ed i pochi allenamenti delle ultime settimane». 

L'esultanza di Santiago Castro e compagni con i tifosi (© Bologna FC 1909)

L’esultanza di Santiago Castro e compagni con i tifosi (© Bologna FC 1909)

Partite come quelle di Lecce ti aiutano a crescere: nei momenti di difficoltà si vede la vera squadra. In un Bologna fatto, poi, di così tanti ragazzi giovani, questi match servono ancora di più. «Le potenzialità ci sono e penso che in linea generale non ci siano aspetti negativi nell’utilizzare i giovani. Ovviamente devono crescere e lo si fa attraverso prestazioni positive ma anche, se non soprattutto, attraverso prove come quelle di domenica. Questa squadra si vede che ha una fame incredibile».

Vincenzo Italiano ed il Bologna: un lavoro incredibile

Arrivare a Bologna dopo la passata stagione non è stato semplice. La conquista della qualificazione in Champions League è stato un sogno per la squadra e per una città intera, le aspettative su Italiano erano altissime. Dopo un inizio di stagione un po’ difficile e con tanti pareggi, ora la squadra lo segue in tutto e gioca in maniera sublime.  «Lo ritengo semplicemente eccezionale. Vincenzo ha dato la sua impronta con intelligenza e ho visto da inizio stagione tantissime prestazioni di un livello davvero incredibile. La sua squadra è concentrata e gioca bene con il pallone tra i piedi, quando lo perde ha una voglia matta di riprenderselo mettendo in campo tantissima aggressività»

Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)

Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)

Italiano, poi, ha avuto il merito di rendere Castro il vero protagonista di questo Bologna. «Castro è un calciatore grintoso e di qualità, soggetto a prestazioni molto elevate ma anche a qualche calo. Non dimentichiamoci che è un ventenne. Dominguez, invece, è un talento eccezionale, bravissimo con il pallone tra i piedi e anche tenace fisicamente nonostante la bassa statura».

In squadra, poi, ci sono tanti giocatori importanti e che ricoprono ruoli fondamentali: Freuler, Odgaard, Skorupski

«Beh Freuler gioca da veterano ed è utile sotto tutti i punti di vista, penso sia imprescindibile per Italiano. Su Odgaard sottolineerei il lavoro del tecnico. Conosco bene le dinamiche e qui c’è stato un ottimo ragionamento dal punto di vista dell’allenatore, e parlando con il giocatore si è deciso di andare avanti insieme su questa strada. Sulla trequarti sta facendo cose impressionanti, il suo ritorno sarà importantissimo: ha saputo unire tanti aspetti fondamentali di quel ruolo. Per quanto riguarda Skorupski, parliamo di un portiere incredibile, c’è poco da fare. Ha ricevuto critiche negli ultimi anni, poi ha trovato questa condizione davvero eccezionale con una sicurezza da appalusi».

Dove può arrivare questo Bologna?

La strada da qui alla fine del campionato sembra ancora lunga, ma i giochi potrebbero cominciare a farsi anche adesso. «C’è da battagliare perché ci sono squadre forti, ma il Bologna è altrettanto attrezzato come abbiamo visto più volte. Non mi faccia dire altro, non vorrei portar male. La strada tracciata è quella giusta, c’è bisogno magari di entrare più nei concetti e mettere delle variabili rispetto allo spartito principale ma tutti devono continuare a sognare grandi traguardi perché è giusto che sia così».

I ragazzi di Italiano ad Empoli

I ragazzi di Italiano ad Empoli

In chiusura, poi, un piccolo accenno alla sorpresa dei tifosi a casa. «Mi hanno fatto piangere dall’emozione e li ringrazio per questo. Sono contento, questo affetto mi gratifica molto. Io ho fatto l’allenatore del Bologna ma ho vissuto tantissimo la città, in tutti i suoi aspetti. Partecipavo alla vita e mi garbava molto farne parte perché è un posto speciale per vivere».

Fonte: Più Stadio, Davide Centonze

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