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Ultimo Stadio – L’Artemio Franchi di Firenze
Lo Stadio Artemio Franchi di Firenze è il principale impianto calcistico della città toscana e rappresenta uno degli stadi simbolo della storia sportiva italiana. Il Franchi, sede della squadra cittadina “Fiorentina“, ha una capienza di 43.147 posti a sedere distribuiti in 5 settori: curva Fiesole, tribuna coperta, curva Ferrovia, Ospiti e tribuna Maratona. Il settore per i tifosi ospiti, ribattezzato “il formaggino” per la sua piccola dimensione, è situato tra la curva Ferrovia e la tribuna Maratona ed ha una capienza di 2.867 posti. Per arrivare all’impianto è consigliabile usufruire del trasporto pubblico. Lo stadio, infatti, è situato in una zona zona semi centrale e per questo non è dotato di ampi parcheggi adatti alle partite. I biglietti per i match al Franchi sono acquistabili direttamente sul sito ufficiale della Fiorentina.
La storia: la fondazione della Fiorentina e lo stadio di Nervi
Quando nel 1926 nacque la Fiorentina (dall’unione della Polisportiva Giovanile Libertas con il Club Sportivo Firenze), lo stadio di calcio più importante di Firenze era un vecchio impianto in legno e mattoni, non più adatto alle nuove esigenze sportive. Così, su idea del marchese Luigi Ridolfi e progetto di Pierluigi Nervi fu realizzato, nel 1931, il nuovo tempio del calcio cittadino. Per la zona fu scelto l’allora poco edificato rione di Campo di Marte, che con la costruzione della struttura sportiva iniziò il suo processo di urbanizzazione e di collegamento con il centro. Pierluigi Nervi ideò un innovativo stadio dall’inusuale forma a D e con interessanti soluzioni architettoniche come l’uso massiccio del cemento armato, le scale elicoidali e la pensilina a sbalzo della tribuna coperta. Lo stadio di Nervi contribuì ad inaugurare una nuova era nella storia degli impianti europei e sudamericani. Esso infatti, grazie all’uso del cemento armato e alla semplicità delle sue forme, rompeva con la vecchia idea architettonica degli stadi trionfali di matrice neoclassica. La costruzione avvenne in due fasi tra il 1930 e 1932. I costi dei lavori furono bassi rispetto a quelli di altri stadi coevi, 6.800.000 lire contro i 16.600.000 del Littoriale di Bologna e i 70.800.000 di Wembley.
L’inaugurazione ufficiale dello stadio (intitolato a Giovanni Francesco Berta) avvenne il 13 settembre 1931 con un match vinto per 1 a 0 contro la squadra austriaca dell’Admira Vienna.
La ristrutturazione per Italia 90
Salvo alcuni interventi sporadici lo stadio dei Viola non fu che ristrutturato in occasione dei mondiali di Italia 90. L’arena però, che nel 1983 era stata posta sotto la tutela delle belle arti in quanto dichiarata monumento nazionale, non poteva subire gli stessi ampliamenti attuati ad esempio per gli impianti di Palermo, Bologna e Verona. Non essendo possibile quindi sopraelevare le tribune si decise di eliminare la storica e leggendaria pista di atletica per poter abbassare il livello del prato di gioco di 2,60 metri. In tal modo si ricavò un nuovo settore nelle curve, ora più vicine al campo di gara, che andava a sostituire il vecchio parterre. L’eliminazione del parterre portò però la capienza della struttura a 47.782 posti, molto al di sotto della capienza originale testimoniata dal record di spettatori raggiunto il 25 novembre 1984 durante Fiorentina-Inter di 58.271 presenze. Lo stadio ristrutturato ospitò durante il mondiale italiano del 1990 le partite del gruppo A nella fase a gironi e il quarto di finale tra Argentina e Jugoslavia. L’anno seguente lo stadio fu intitolato ad Artemio Franchi, storico dirigente di calcio fiorentino.
Negli ultimi anni si è discusso molto della necessità di effettuare un decisivo riammodernamento dello stadio, così da aggiornarlo con i nuovi standard delle arene europee e mondiali. Ma il vincolo delle belle arti e l’effettiva bellezza di alcune soluzioni di Nervi rendono estremamente difficile mettere mano in maniera incisiva sulla struttura, che rimane una delle più simboliche della nostra storia sportiva.
Curiosità
Particolarmente suggestivo fu quanto avvenne il giorno dell’inaugurazione, nella gara contro gli austriaci del 13 settembre 1931. In quell’occasione, il pallone fu lanciato sul prato di gioco da un aeroplano guidato dal pilota temerario fiorentino Vasco Magrini.
Diversamente da quanto si crede, la forma a D dello stadio non fu un tributo al Duce, benché egli avesse fortemente spinto per il nuovo impianto. La forma deriva più semplicemente dalla presenza dell’allora pista d’atletica, composta da un anello di 500 metri e da un lunghissimo rettilineo di 220 metri, posto sotto la tribuna coperta, che allungava notevolmente quel lato dell’arena.
I migliori risultati della Fiorentina
La squadra dei viola vanta due scudetti conquistati nelle stagioni 1955/1956 e 1968/1969, cinque secondi posti nel campionato di Serie A, sei vittorie di Coppa Italia di cui l’ultima nel 2001 e una vittoria della Supercoppa del 1996. Nel 1960/1961 la Fiorentina ha inoltre vinto la Coppa delle Coppe contro gli scozzesi del Rangers Football Club.
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