Bologna FC
Umarells rossoblu – Bologna – Varese – 18 Ottobre
#TuttialDallAra. Bologna contro Varese. Non sono uno facile all’entusiasmo. Mi sono esaltato poche volte. Da martedì tendo all’estasi. Ho una faccia da ebete in sorriso perenne. Uno mi striscia la macchina, lo ringrazio. Uno mi ruba il cellulare, allungo anche l’altro. Uno mi chiede una sigaretta, gli do il pacchetto.
Il Bologna e Bologna, anche e soprattutto, avevano bisogno di una ventata di aria fresca. Joe Tacopina con alcune idee geniali ha riscaldato entusiasmi sopiti da anni.
Oggi, per festeggiare, sono stato a mangiare tagliatelle al ragù in un ristorante vicino allo stadio. Prima di entrare l’ho visto. Non avevo ancora avuto il piacere. L’ho salutato e lui, arrivato al Dall’Ara con grande anticipo, ricambia il mio saluto con il pollice alzato.
Quando una volta incontrai Guaraldi, lo salutai, lui mi scacciò come fossi una zanzara durante una pennichella a Pinarella di Cervia.
Stili diversi? Non solo. Potremmo parlarne per giorni.
Dopo il pranzo mi incammino verso lo stadio. Bevo una birra americana e fumo bland a stelle e strisce. Glielo devo.
In fila per entrare c’è una ressa che neanche il primo del mese di Dicembre davanti alle Poste per la tredicesima delle pensioni. Oggi ci sono tutti. Da chi ha sempre avuto fede, da chi sale sul carro oggi. Anziani, bambini, tutti.
Entrare allo stadio oggi è bellissimo. Ci volevano gli americani? A questo punto si. Hanno tolto la polvere dai nostri mille e mille cuori rossoblu.
Ad un certo punto Joe si palesa sotto la curva. Un boato. “Tacopina portaci in Europa!”. Il clima è di quelli giusti.
Formazioni titolari. Abero parte sulla fascia. Il clima è un po’ meno giusto. Correnti fredde dall’Uruguay. Matuzalem capitano. Neve in arrivo dal Brasile. Tacopina accenda la stufa prego.
Pronti, via. Miracolo di Coppola e occasionissima per il Varese. Ecco. Mi auguro uno sbarco dei Marines a centrocampo. I primi minuti sono roba da cardiologia. I nostri ragazzi sono un po’ contratti, il Varese è più sciolto.
Oikonomou decide di perdere palla, per poi recuperarla subito fermando Lupoli. Chiamo la Farmacia Comunale all’angolo per una fornitura magnum di defibrillatori.
Zuculini, uno dei più in palla per ora fa un assist splendido a Laribi che decide di sparare un tracciante da contraerea.
Poi, l’incredibile. Gran pera di Abero. Movimenti tellurici attorno al Dall’Ara. L’INGV segnala un terremoto a Bologna di magnitudo 7 della scala Richter. Io, incredulo, abbraccio la balaustra, gente che salta, lacrime, bottiglie di cedrata stappate annata 1987.
Il Bologna oggi è sulle ali dell’entusiasmo, come tutti noi. Il Varese non molla, ma finalmente i nostri ragazzi appaiono incontenibili. Sono commosso.
Si vede del gioco in campo. Chiedo venia a Mister Lopez. Non ci credevo. Il problema atavico dei rossoblu, però, rimane: le punte non fanno gol.
Finisce il primo tempo. Il Varese negli ultimi minuti ha preso campo. La partita va chiusa e in fretta. Speriamo nei prossimo quarantacinque minuti.
Durante l’intervallo si respira in modo netto l’entusiasmo di oggi. Bandiere che sventolano, sorrisi ovunque. Sorride anche San Luca.
Alla ripresa del gioco Laribi pensa nuovamente di abbattere qualche aereo.
Noi giochiamo al tiro al piccione e il Varese continua a prendere campo.
Esce Zuculini ed entra Bessa. La partita sta entrando in coma. Le squadre si confrontano a centrocampo con sterilità.
Poi, di nuovo l’incredibile. Acquafresca. Gol. Basta. Evviva. Ora vale tutto. Tripudio. Il Dall’Ara esplode con un arcobaleno rossoblu. Due a zero. Stasera possiamo fare davvero festa.
Esce Buchel ed entra Giannone.
Il Bologna non molla. Il Varese si sbilancia. Poi, di nuovo, splendido: Cacia da quaranta metri. Stupendo. Tre a zero. Bologna sogna davvero.
Io ancora non ci credo. Il vento è cambiato.
Entra Pasi ed esce Acquafresca.
Ora applausi fino alla fine. Tre fischi. Il Dall’Ara è una bolgia. E’ bellissimo.
Chiamo mio nonno. Come sempre. Sta villeggiando al Toniolo per sistemare un gomito con qualche acciacco.
“Non immaginerai mai con chi ho seguito la partita! Con il Cavalier Gazzoni.”.
“E’ vero che anche lui è lì.”.
“Era commosso, eravamo commossi.”.
“Sarebbe bello tornare grandi come ai suoi tempi.”.
“E’ bello pensare ad un grande passato, ma sarà più bello vivere uno splendido futuro!”.
La saggezza si ha, non si compra.
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