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Umarells rossoblu – Latina Bologna – 12 Ottobre

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Settant’anni fa gli americani sbarcarono ad Anzio. Il Bologna gioca a Latina oggi. Prima di raggiungere lo stadio questo è il mio pensiero. A Bologna sembra ufficialmente essere avvenuto lo sbarco a stelle e strisce e con una foglia d’acero canadese. 
Mercoledì sapremo se tutto è compiuto. 
 
Oggi è tempo di correre dietro al pallone. Il campionato non aspetta le due diligence.
 
Il Bologna si presenta a Latina in emergenza, più o meno metà rosa sarà a disposizione di Lopez. Neanche Ebola avrebbe fatto una strage del genere.
Prendo posto in curva ospiti sento voci su Abero titolare. Ho un calo di zuccheri, cerco l’omino dei gelati, magari mi passa.
 
Nei primi minuti vedo una saetta per il campo, con la maglia del Latina. Ma chi è? Valiani mi dicono. Ah. 
 
L’impatto con la gara dei nostri non è estasiante. I padroni di casa però non sembrano la squadra irresistibile dello scorso anno. Ce la possiamo giocare alla grande.
 
Abero riesce a sbagliare una rimessa laterale. Forse ce la possiamo giocare. Alla grande magari anche no.
 
Calcio d’angolo per noi. Sigaretta stretta fra indice e medio. Oikonomou di testa. Stacco splendido del greco. Sembrava un giocatore di calcio in mezzo a dei pulcini. Esulto come un ossesso. Abbraccio il primo che vedo e quasi lo sfregio con la paglia accesa.
 
Il Latina è impietrito. Sembra uno degli edifici in stile fascista della città. Granitico e inespressivo. L’impatto sulla gara dei nostri è buono. Il nostro centrocampo di oggi sembra addirittura composto da giocatori di calcio. Matuzalem non è titolare. Ah ecco perchè.
 
Alla mezz’ora abbiamo già tirato cinque corner. Sarebbe il caso di chiuderla questa partita.
 
Poi succede quel che succede. Un tizio a caso del Latina entra in area e Abero pensa di essere ad una battuta di caccia alla volpe e praticamente gli spara. Rigore per il Latina. Cado col culo sul seggiolino. Già vedo gente che confabula e si parla di mettere una taglia su Abero. Una ventina di euro circa. Ricordo che Guaraldi lo ha pagato più di due milioni. Grazie Albano e grazie Zanzi.
 
Crimi va sul dischetto. Coppola lo guarda con una flemma degna di una giornata di rientro dalle ferie di metà Agosto. Mi volto. Non voglio guardare. Vengo travolto dai ragazzi della curva. Entusiasmo che si taglia col coltello. Coppola ha fatto una parata eccezionale. Miracolo. Si prevedono nevicate sulle spiagge, tempeste di sabbia sulle alpi e sole a tratti di notte.
 
Ora bisogna chiuderla davvero.
 
Detto fatto. Laribi corre come un fulmine palla al bacio per Zuculini che non fa la cabezona ma fa un gran gol. Due a zero! Oh. Così si gioca. Effetto Tacopina? 
 
Durante l’intervallo mi godo questo doppio vantaggio. Non penso ad altro. Non alle firme che non ci sono, non al closing di mercoledì. A nulla. 
 
Il secondo tempo inizia con un Latina volitivo. I nostri gli lasciano campo. Sempre più campo. Troppo campo.
 
Doudou salta i nostri come se fosse al campetto della Parrocchia di Santa Maria Goretti, calcia e Coppola respinge direttamente sui piedi di Sforzini. Frittata fatta. Due a uno.
 
Ci sarà da soffrire. Come sempre. Manca praticamente mezz’ora.
 
Il Latina ci prova in tutti i modi. Sbaffo e Doudou sembrano dei fenomeni. Nostra fortuna è che abbiano una mira da cacciatori della domenica in pensione.
 
Cacia ad un certo punto avrebbe anche l’occasione di chiudere la gara. Anche no. Il bomber ex Verona sembra essersi inceppato.
 
Accendo una sigaretta per il nervoso. Nel frattempo esordisce Masina, ragazzo di cui si dice un gran bene.
 
La situazione non migliora. 
 
Accendo un’altra sigaretta. Esordisce Scalini. se finisco il pacchetto fanno esordire pure i pulcini.
 
Fischio. Fischio. Fischio. E’ finita.
 
Salto come un grillo. Abbraccio praticamente chiunque. Essere lassù in alto in classifica è bello per davvero.
 
Mentre esco dallo stadio chiamo mio nonno.
 
“Grande sofferenza ma ce l’abbiamo fatta!”.
 
“Hai visto! Bisogna crederci. In troppe occasioni non ci abbiamo creduto. Si pensava fossimo spacciati. Te lo ricordi il ‘Torneo dei Bar’ di Ulivieri?”.
 
“Certo, ero un cinno ma me lo ricordo eccome! Magari quest’anno facciamo quello dei Fast food?!”. 

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