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Un Bologna da libri di storia: finale raggiunta dopo 51 anni

Il Bologna vince 2-1 contro l’Empoli e conquista la finale di Coppa Italia dopo 51 anni, l’ultima volta era successo nel 1974.

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Il Bologna festeggia la conquista della finale di Coppa Italia (©Bologna FC 1909)
Il Bologna festeggia la conquista della finale di Coppa Italia (©Bologna FC 1909)

Serata da brividi al Dall’Ara. La posta in gioco è altissima e i rossoblù vogliono scrivere un’altra pagina di storia. L’ultima finale di Coppa Italia risale al 1974. Allora la squadra – guidata da Bruno Pesaola e formata da giocatori come Giacomo Bulgarelli, Beppe Savoldi e Eraldo Pecci – non solo giocò la finale, ma la vinse ai rigori contro il Palermo. Vincenzo Italiano ha un chiaro obiettivo in mente: Roma. E alla fine, il traguardo viene raggiunto. I rossoblù dopo il 3-0 dell’andata, non si rilassano e ne fanno altri due: Fabbian di testa ha detto “ll Bologna c’è” e Dallinga sul finale ha ribadito “E fa male”.

Ora i felsinei dovranno vedersela con il Milan. I rossoneri sono un avversario imprevedibile, che ha dimostrato di saper cogliere alla sprovvista anche i primi in campionato. Per questo Italiano, che ieri ha festeggiato con i suoi ragazzi sotto la Curva, dovrà mettere a punto tattiche e strategie efficaci. Per lui solo applausi: è la quarta finale che raggiunge in quattro anni.

Bologna attento, ma l’Empoli non perdona le distrazioni

Il Bologna sa di avere già tre gol in saccoccia, ma di accontentarsi non ne vuole sapere. Non di fronte a quel pubblico strepitoso, che poco prima ha reso omaggio al presidente Giuseppe Gazzoni scomparso il 24 aprile di cinque anni fa. A portare i rossoblù in vantaggio ci pensa Giovanni Fabbian di testa al 7° minuto. Dopodiché, i felsinei pensano solo a mantenere il possesso palla, alla ricerca di qualche pertugio per segnare ancora. Ma l’Empoli di spazi ne lascia pochi e i rossoblù commettono qualche errore, come quello che ha portato al gol dell’1-1. Solbakken tira in porta, Ravaglia riesce a parare ma sulla sua respinta Kovalenko trova il gol. Inoltre, Orsolini rimedia un’ammonizione del tutto evitabile facendo innervosire Italiano: i due si sono detti qualche parola e il numero 7 si è tolto la maglia con rabbia prima di scomparire nel tunnel.

Dallinga la chiude, al Dall’Ara è la sera dei miracoli

Nel secondo tempo i rossoblù hanno continuato ad attaccare senza sosta. Benjamin Dominguez ha brillato come al solito nell’uno contro uno e nello stop del pallone, ma è mancata la lucidità sotto porta. Grandi applausi per Pedrola invece, nella sua prima partita al Dall’Ara. Estanis è entrato con la voglia di essere decisivo e la sensazione è che il talento spagnolo cresciuto nelle giovanili del Barcellona possa essere il nuovo gioiello del domani. Negli ultimi minuti i felsinei hanno cercato con più determinazione di segnare e, alla fine, ci ha pensato Thijs Dallinga all’87’, sempre di testa. Triplice fischio: a Bologna è storia, questo Bologna è storia. Al Dall’Ara riecheggia “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla, ci si abbraccia e tutti insieme si urla: “Andiamo a Roma”.

Fonte: Claudio Beneforti – Stadio

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