Un Bologna da record

Il Bologna non si ferma e ora sono 10 i risultati utili consecutivi, 11 se consideriamo la Coppa Italia. Musica e spettacolo per le orecchie e gli occhi dei tifosi, carburante per l’entusiasmo del gruppo rossoblù. È un Bologna che muove sempre la classifica, una che comincia a sorridere.

Una striscia “epocale”

Il Bologna di Thiago non perde dalla 1^ giornata, dalla gara casalinga contro il Milan. Una vita fa praticamente: era il 21 agosto e i rossoblù non avevano nemmeno completato la rosa a disposizione di Motta. Poco più di due mesi dopo, il Bologna sembra non conoscere più la parola sconfitta. Da allora, in Serie A sono arrivate 4 vittorie e 6 pareggi. Una striscia di risultati utili consecutivi che, in casa rossoblù in Serie A, non si era mai vista nell’era dei tre punti e in generale dalla stagione 1979/80. Il Bologna, allenato da Marino Perani, mise in fila 2 vittorie e 8 pareggi tra il 16 dicembre 1979 e il 2 marzo 1980. Quell’anno i rossoblù arrivarono al 7° posto, trascinati dai gol di Beppe Savoldi.

Solidità e cinismo

La squadra di Thiago Motta ha due pregi importantissimi, pregi da potenziale big: uno è la solidità difensiva, l’altro è il cinismo. Doti allenate dal tecnico italo brasiliano fin dalla scorsa stagione, quando più di una volta il Bologna vinse di misura per portare a casa il risultato. Non è dunque un caso che in 13 apparizioni stagionali il Bologna per 7 volte non abbia mai dovuto raccogliere il pallone dal fondo della rete.

Un abito cucito su misura

Finora Thiago è stato un vero e proprio alchimista. Il suo undici è una combinazione di tecnica, tattica, equilibrio e spirito di squadra. Il tecnico ha ottenuto la massima disponibilità da parte di tutti. Coloro che vengono chiamati in causa si prestano, se necessario, a cambiare ruolo, si sacrificano per aggiustare gli errori dei compagni, supportano la difesa nella fase di non possesso senza battere ciglio. È la base di un gruppo funzionale e funzionate che ha un obiettivo da perseguire. Ma non è scontato.

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