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Un brand, una squadra. Macron e Bologna: una collaborazione di successo (Il Resto del Carlino)

Una storia di stima e rispetto reciproco. 23 anni insieme e ancora tanti altri nel futuro di Macron e del Bologna.

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Le parole di Juric sul Bologna FC
I rossoblù (© Damiano Fiorini)

I rapporti nel mondo del calcio possono essere complessi, c’è chi viene, c’è chi va, ma c’è chi resta negli anni e crede nelle collaborazioni e nel “crescere insieme”.

E quest’ultimo è proprio il caso di Bologna e Macron, marchio italiano – radicato in Valsamoggia – che accompagna i rossoblù e che li sosterrà anche durante la Champions League. L’intervista a Gianluca Pavanello, ad della Macron, per Il Resto del Carlino approfondisce questo legame.

L’ad ricorda che in realtà il loro logo aveva già esordito in Champions con altre grandi squadre. Ma ci tiene a sottolineare che con il Bologna il legame è diverso “Chi l’avrebbe mai detto. Diciamo che il nostro logo è già presente in Champions da svariati anni (Napoli, Lazio, Bruges, Stella Rossa, Real Sociedad). Con il Bologna è un’altra cosa, inutile descrivere la gioia e l’emozione”.

Il marchio Macron non è una new entry nei rossoblù, tutt’altro. Il rapporto di lavoro e oramai di amicizia, va avanti da ben 23 anni e soprattutto va precisato che “Una liaison più lunga in Europa ce l’ha solo il Bayern con l’Adidas. L’aspetto affascinante è proprio la crescita fatta insieme”.

La collaborazione è iniziata quando l’azienda aveva un fatturato di 4/5 milioni di euro annui, che non sono nulla in confronto all’impero che è diventato, con un fatturato da 200 milioni. Si può proprio dire che il Bologna e Macron sono cresciuti insieme e hanno visto raggiungere gli obiettivi più importanti l’uno dell’altro.

Ma in ogni storia di successo che si rispetti ci sono stati sia alti che bassi, come le stagioni che i rossoblù, in passato, hanno vissuto in serie B. E’ chiaro però che, solo grazie al grande sostegno reciproco e stima, la collaborazione è durata nel tempo.

Si è quindi curiosi di sapere a chi sia da attribuire il successo di quest’anno per Pavanello, che dichiara “I meriti vanno ripartiti fra tutti. Grande dirigenza e, non finirò mai di dirlo, un grande presidente: non ne parliamo mai abbastanza”, sottolineando come all’interno della società del Bologna regni una grande stabilità. La vera e propria chiave del successo. Ci tiene anche a ricordare due pilastri indimenticabili della tifoseria, Gazzoni e Cazzola.

È inoltre ben chiaro che i rossoblù godano di un sostegno particolare ed unico. È anche grazie all’unicità dell’attaccamento dei bolognesi verso la propria città e non solo “I clienti che arrivano da tutto il mondo li portiamo spesso al Dall’Ara, ma anche al centro tecnico, e per tutti è un di più che arricchisce l’esperienza”.

Quando si parla del successo presente risulta quasi inevitabile pensare a che ne sarà del futuro. L’ad è fiducioso e ottimista, ribadendo la stima che nutre verso la dirigenza e l’impegno che spera di continuare a vedere in tutti. E a proposito di futuro, Pavanello ricorda che verrà presentata la nuova maglia proprio durante il match di lunedì prossimo. “Sarà un momento di commozione per noi, pensando appunto da dove siamo partiti”.

Con il successo di questa stagione, sono inevitabilmente cresciuti anche i tifosi, vera punta di diamante cui l’ad guarda con molta speranza “Tantissimi giovani si sono avvicinati, è la tifoseria del domani. Fondamentale. Un cambio generazionale fantastico”.

Parlando più dal punto di vista commerciale, il successo che Macron ha riscosso negli anni è innegabile. L’aumento del 30/40% delle vendite del merchandising è impressionante e soprattutto non sono solo i tifosi local ad armarsi di magliette firmate rossoblù “Acquistano tantissimo i giovani e i turisti, lo vediamo nello store dell’aeroporto. E poi gli Erasmus“.

Per coronare il tutto servirebbe proprio una maglietta anche in onore di Motta, ma tempo al tempo.

Pavanello nutre grande entusiasmo per il finale di stagione e soprattutto attende con grande curiosità la Champions e l’inizio del prossimo campionato.

Parlando di argomenti più spinosi, sappiamo che il costo della partnership è destinato ad aumentare il prossimo anno. Ma Macron è ormai un simbolo del calcio bolognese e non baderà a spese: è un investimento che vale la pena. Maggiore visibilità significa anche maggiore crescita del brand. Insomma, il futuro di entrambe le parti si presenta estremamente interessante ed emozionante.

Per onorare l’Obiettivo con la o maiuscola della stagione, la conquista della Champions, si parla anche di creare una maglietta commemorativa ad hoc, ma Pavanello ancora non si sbilancia “Difficile mettere d’accordo tutti, i giovani sono più per le novità, gli altri per la tradizione. Noi innoviamo, ma nella tradizione”.

Macron e Bologna è una storia di amicizia e collaborazione. Di traguardi raggiunti e di sconfitte affrontate insieme, per rafforzarsi sempre di più. Pavanello conclude dicendo:

Macron viene dal greco grande: sogno una grande azienda orgogliosamente italiana con radici emiliane, leader nel mondo”.

Quella che si vuole scrivere è proprio una storia di fiducia, di collaborazione e di obiettivi quasi impensabili, che invece si stanno realizzando, giorno dopo giorno.

Fonte: Il Resto del Carlino, Fernando Pellerano

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